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Sgominata una banda specializzata
02 Aprile 2023 - 12:28
A sinistra, una foto di repertorio di una Ferrari 360 Modena. A destra: il furgone con i cavi di rame rubato
La polizia di Stato di Novara ha sgominato una banda specializzata in furti di “oro rosso”, composta da sei persone, e ha recuperato circa 3 tonnellate di cavi in rame. Sono in tutto sette le persone indagate, tre delle quali arrestate, nel corso dell'operazione "Predoni", con accuse che vanno dall’associazione per delinquere finalizzata al furto pluriaggravato, all’autoriciclaggio, fino alla rapina impropria. I colpi erano stati messi a segno nelle province di Novara, Milano e Pavia, interessando anche la Lomellina.
L'AVVIO DELLE INDAGINI
Le indagini erano partite nell’aprile dello scorso anno in seguito al sequestro di un furgone in cui erano stati trovati 1700 chili di rame. Gli investigatori avevano individuato la base operativa della banda, a San Pietro Mosezzo (Novara), ricostruendo i ruoli di ciascuno degli appartenenti al sodalizio criminale. Il capo era un soggetto originario di Novara: era lui a occuparsi di individuare il sito da depredare e poi, dopo aver effettuato una serie di sopralluoghi, informava gli altri, indicando gli orari migliori (quasi sempre di notte) e con che modalità colpire. Gli esecutori materiali dei furti erano tre, due uomini e una donna; quest’ultima faceva da autista e da “palo”. Ogni volta riuscivano a sottrarre dai 500 ai 2000 chili, causando danni ingenti e black out. Il rame rubato veniva poi lavorato e rimesso sul mercato, ottenendo ingenti guadagni.
GLI ARRESTI E LE FERRARI
Uno degli appartenenti alla banda è stato arrestato nel settembre scorso mentre rubava all’interno di una centrale termoelettrica vicina a Novara. Pochi giorni dopo gli agenti della Squadra mobile hanno arrestato altri tre componenti della banda mentre tentavano di rubare all’interno di una società di Casaleggio (Novara). L'ultimo ad essere stato arrestato è l'uomo che, secondo gli investigatori, era il responsabile del ritiro e del riciclaggio del rame. Gli agenti hanno perquisito la sua abitazione, recuperando documentazione che dimostrava la vendita del rame. Negli ultimi quattro anni, aveva guadagnato oltre un milione di euro. Per non attirare sospetti, l’uomo – pregiudicato e disoccupato – faceva transitare il denaro sul conto corrente della compagna. La coppia era proprietaria di due Ferrari –una Testarossa ed una 360 Modena – del valore di 200mila euro, ora sotto sequestro. La compagna dell’uomo è stata indagata per riciclaggio.
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