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L'odissea

Disabile rimane per sei ore al pronto soccorso, ma non viene visitato

Carlo Maiocchi stava male e si è rivolto al San Matteo di Pavia. Dopo sei ore, si fa portare via e si rivolge al Beato Matteo di Vigevano, dove finalmente riesce a parlare con un medico

Davide Maniaci

Email:

dade.x@hotmail.it

05 Aprile 2023 - 22:17

Disabile rimane per sei ore al pronto soccorso, ma non viene visitato

Sei ore al pronto soccorso, senza essere visitato e con risposte evasive. Carlo Maiocchi, 67 anni, costretto da 18 sulla sedia a rotelle in quanto tetraplegico, racconta la sua odissea. Maiocchi vive a Parasacco, frazione di Zerbolò, è conosciuto nella zona per essere presidente del comitato Ticino 2000, attento alle criticità della sponda e del ponte di barche.

Carlo Maiocchi


«Sabato scorso – racconta – dopo quattro giorni di febbre e nausea, l’ambulanza mi porta al pronto soccorso del policlinico San Matteo di Pavia. Arrivo alle 10, vengo trasferito in una sala stanza piena di altri pazienti, anche loro doloranti. Passano le ore, sto sempre più male. Alle mie richieste formulate in modo civile e rispettoso le risposte sono sempre state vaghe e inconsistenti». Alle 16 Maiocchi, esasperato, si fa portare via dalla moglie al pronto soccorso dell’istituto clinico Beato Matteo di Vigevano. In venti minuti, lì, un dottore lo ha visitato e, dopo altre 6 ore, dimesso. «Al San Matteo – prosegue – non ho saputo il codice assegnatomi, né ho ricevuto una copia delle dimissioni volontarie che ho firmato quando me ne sono andato. Di fatto, c’era un solo medico che visitava, e tanti sulla mia stessa barca. Magari ho visto male. Se fosse così, come è possibile gestire tutti gli accessi? A una persona disabile come me bastano due ore immobile nella stessa posizione per farsi venire un decubito, con relative conseguenze. Io sono rimasto da solo per più di due ore finché mia moglie è potuta venire per prendersi cura di me. A questo punto non lo chiamino “pronto soccorso”, ma “ti soccorro quando ho tempo”. Il San Matteo è un’eccellenza, e lo dico da paziente “storico”. In questa occasione ritengo che il pronto soccorso non sia stato all’altezza».

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