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Bloccato il sito web di Areu Lombardia: è ancora più difficile fare informazione

Motivi di "manutenzione" non permettono più di conoscere dati fondamentali per fornire il servizio ai lettori

Davide Maniaci

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dade.x@hotmail.it

15 Aprile 2023 - 15:46

Bloccato il sito web di Areu Lombardia: è ancora più difficile fare informazione

Da ieri pomeriggio, e chissà fino a quando, è ancora più difficile fare informazione. Il sito di Areu Lombardia è oscurato: era una fonte primaria e ufficiale che permetteva di sapere quasi in tempo reale alcune notizie di base dell'attività del 118 come codice di uscita dei mezzi in base alla gravità segnalata nella chiamata, luogo dell’evento, motivo dell’intervento (rissa, aggressione, incidente, evento di massa), età e genere delle persone coinvolte, forze di polizia o altri enti presenti sul posto.

La protesta arriva dall'Associazione lombarda dei giornalisti e dal Gruppo cronisti lombardi, supportati dall'Ordine. Hanno subito raccolto e fatta propria la preoccupazione dei colleghi delle testate locali, regionali e nazionali che nelle ultime ore si sono visti negare l'accesso al sito di Areu Lombardia, fonte primaria e ufficiale per chi fa cronaca sul territorio. Ieri pomeriggio, improvvisamente, si è infatti “spento” in primo canale d’informazione dei cronisti lombardi. Il portale segnala problemi tecnici e lo stallo per “manutenzione”. Un danno fondamentale per l’informazione locale e regionale perché da lì, ormai da 5 anni, viene veicolata la prima informazione su incidenti e emergenze.
Siamo preoccupati e speriamo che i “problemi tecnici” possano essere superati nel giro delle prossime ore. Ci auguriamo che i problemi tecnici non trovino motivazioni in altre situazioni. Per questo, per garantire l’informazione ai cittadini lombardi e il rispetto dell’art. 21 della Costituzione, chiediamo un incontro urgente con i vertici Areu e Regione Lombardia per avere la rassicurazione sul ripristino immediato di questo canale”. Un blackout che rischia di minare la libertà di informazione e restringere ulteriormente il campo di azione dei giornalisti, già menomato pesantemente dalla legge Cartabia.

È evidente che la sospensione di questo servizio – che sarebbe legata a non meglio precisate esigenze di manutenzione – priva la stampa di uno strumento importantissimo, che finora ha consentito ai cronisti di arrivare sul posto in maniera tempestiva e di cercare di reperire informazioni, così da riportare negli articoli una ricostruzione che sia il più fedele possibile alla realtà dei fatti. Tagliare questa risorsa ai giornalisti, che quasi sempre usano quei dati solo come un primo utilissimo alert da confermare e arricchire con successive verifiche con gli organi di polizia che di volta in volta si occupano dei vari casi, rischia seriamente di avere un'inevitabile ricaduta sulla qualità e sulla completezza dell'informazione, con altrettanto prevedibili riverberi sul diritto dei lettori a essere informati correttamente.

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