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La cronaca

Il delitto di Scaldasole resta un mistero. Carabinieri alla ricerca dell'arma del delitto

Anila Ruci, 37 anni, è stata trovata morta ieri, mercoledì, nella sua casa. L'amico, ricoverato in ospedale, non è ancora in grado di rispondere alle domande degli inquirenti. La vittima in precedenza ha abitato da parenti a Sannazzaro

Bruno Romani

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bruno.romani@ievve.com

20 Aprile 2023 - 18:59

Il delitto di Scaldasole resta un mistero. Carabinieri alla ricerca dell'arma del delitto

I carabinieri, ieri, mercoledì, a Scaldasole

Il 30enne albanese Osma Bilyhu, amico della vittima (in paese sostengono comunque che fosse davvero il fratello) è ancora ricoverato al Policlinico San Matteo di Pavia e oggi non è stato ancora in grado di rispondere agli inquirenti. La sua testimonianza potrebbe essere determinante per capire cosa è successo nella giornata di ieri, mercoledì, a Scaldasole. Anila Ruci, 37 anni, anch'essa di origine albanese, era molto riservata e poco conosciuta, domiciliata a Scaldasole da circa un anno. Prima aveva abitato da parenti a Sannazzaro. Faceva la badante e la donna delle pulizie. Ieri pomeriggio l'allarme è stato lanciato da Osma, che abitava con lei. È stato visto al bar di via Piave, a poche decine di metri dall'abitazione della Ruci intorno alle 16,30. La casa si trova all'interno di un portone al numero civico 14. Via Piave è la strada principale del paese, che si sovrappone alla provinciale che collega Sannazzaro a Dorno. L'abitazione di Marina Ruci è proprio davanti al castello e nei pressi c'è anche il centro estetico Athena, di cui è titolare Marika Famà.

La foto scattata dall'estetista, trasmessa oggi (giovedì) dal TgRegionale

A metà pomeriggio Osma Bilyhu si è recato al bar ed è stato visto percorrere la via in stato confusionale, con ferite, ma non sanguinante, come affermano le persone che l'hanno incontrato. Poi si è accasciato, perdendo i sensi, davanti alla casa di via Piave 14. Sul posto sono arrivati i soccorsi e all'interno dell'abitazione, su indicazione dell'uomo, hanno trovato la donna morta, coperta da un lenzuolo. Non è stato confermata, per ora, l'ora della morte.

Nel frattempo l'estetista Marika si era già insospettita per l'assenza di Anila, perchè non aveva rispettato l'appuntamento fissato per le ore 16,30 con richiesta, tra l'altro, di una anticipazione a cui non è arrivata nessuna risposta. «Non era sua abitudine – ha affermato ai giornalisti, che tra ieri e oggi le hanno chiesto informazioni – era sempre molto puntuale e precisa».

L'estetista può mostrare (e l'ha fatto anche agli inviati del Tg regionale) una foto di Anila, in cui si vedono gli occhi e le sopracciglia curate della vittima.

Ma quel che è successo nella giornata di ieri, prima che Osma Bilyhu lanciasse l'allarme, resta ancora un mistero. La donna è stata accoltellata e la morte provocata da uno o alcuni fendenti, ma anche qui le informazioni precise non ci sono. Inoltre il coltello che ha provocato le ferite e che ha inferto il colpo mortale non è stato ancora trovato sino a oggi pomeriggio, giovedì. I carabinieri sono tornati a Scaldasole con degli operai per scandagliare le caditoie e gli spazi verdi del paese alla ricerca dell'arma che si è poi rivelata letale.

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