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Omicidio a Vigevano, la testimonianza dei vicini e le immagini della casa

Il delitto giovedì sera in via Piave. La vittima è un peruviano di 28 anni

Ilaria Dainesi

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ilaria.dainesi@ievve.com

21 Aprile 2023 - 18:40

«Non abbiamo sentito nulla di particolare ieri sera, solo un'ambulanza. Ma non abbiamo capito che fosse intervenuta qui. Abbiamo avvertito il rumore di alcune sirene in zona, nulla di più». È quanto ci hanno riferito alcuni residenti dello stabile in cui giovedì sera è stato ucciso Angel Albaredo Mejla, 28enne di origini peruviane. L'uomo sarebbe stato massacrato di botte dal fratello della sua fidanzata, – Mario Arteaga Rodriguez, connazionale di 36 anni, intervenuto dopo che la donna avrebbe riferito di essere stata picchiata. Un delitto maturato in ambito familiare, arrivato dopo altri dissidi tra i due uomini. «A quanto ci risulta – racconta un vicino – vivevano lì da un anno e mezzo circa. Non li conoscevo personalmente, vedevo diverse persone. Spesso dal loro appartamento arrivava della musica, a volte anche ad alto volume. Ieri sera non ci siamo accorti di nulla».

I soccorsi sono stati allertati intorno alle 22 di giovedì sera. Sul posto è arrivata un'ambulanza della Croce Rossa di Vigevano. Per il 28enne non c'era più nulla da fare; il decesso è stato constatato dai sanitari sul posto. Quando sono arrivate le forze dell'ordine, il presunto assassino era già fuggito via, trovando riparo in una cantina di uno stabile poco distante da Piazza Ducale. È stato lì che il personale del Commissariato della polizia di Stato di Vigevano – guidato dal vicequestore Rossana Bozzi – è riuscito a trovare il 36enne e a fermarlo poco dopo, al termine di un'accurata attività investigativa. Mario Arteaga Rodriguez è in stato di fermo, accusato di omicidio.

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