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Ragazza di 15 anni scomparsa: la polizia locale di Vigevano la trova e ferma anche due irregolari

Identificato un marocchino di 24 anni destinatario di un provvedimento di espulsione

Ilaria Dainesi

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ilaria.dainesi@ievve.com

03 Maggio 2023 - 21:33

Ragazza di 15 anni scomparsa: la polizia locale di Vigevano la trova e ferma anche due irregolari

La conferenza stampa di mercoledì mattina convocata al Comando della polizia locale di Vigevano (foto di Jose Lattari)

Nella foto, seduti (da sinistra): l’ufficiale Massimo Zani, il Comandante Giuseppe Calcaterra, il sindaco Andrea Ceffa, l’assessore Nicola Scardillo. In piedi (da sinistra): l’agente Domenico Cassese, l’ufficiale Yuri Cavagnari, l’agente Andrea Righini

Da una quindicenne scomparsa (poi ritrovata), all’espulsione di un cittadino irregolare. È una vicenda con una trama da film quella che ha impegnato praticamente per due giorni il personale della polizia locale di Vigevano. Domenica pomeriggio gli agenti di pattuglia sono stati avvicinati dai familiari di una ragazza minorenne, di origini marocchine e residente in provincia di Novara. La giovane era scomparsa e il suo telefono era stato agganciato a una cella in città. È stato diramato un avviso, ma le ricerche nel pomeriggio hanno dato esito negativo. In serata, era stata segnalata la presenza della giovane alla stazione ferroviaria; un agente e un ufficiale del Comando, entrambi fuori servizio, hanno effettuato per scrupolo un controllo. Ma della ragazza non c’era traccia. Pensando che potesse aver preso il treno, la polizia locale ha avvisato anche i colleghi di Milano, ma anche questa attività non ha dato riscontri. La ragazza è stata poi trovata nel primo pomeriggio di lunedì 1° maggio in stazione; indossava gli stessi abiti di quando era scomparsa e agli agenti ha raccontato di essere stata ospite di tre connazionali, senza fornire dettagli precisi.

A questo punto si inserisce un’altra vicenda: lunedì mattina un giovane di nazionalità marocchina è stato fermato in corso Milano dal personale della polizia locale perché sorpreso a consumare bevande alcoliche in strada, in violazione al regolamento di polizia urbana. Con sé aveva anche due bottiglie di superalcolici, una delle quali ancora con la targhetta dell’anti-taccheggio. Sullo scontrino risultava che avesse pagato solo la birra, fatto poi confermato al supermercato; qui il giovane ha poi saldato le bottiglie di superalcolici, evitando la denuncia. Ma, subito dopo, ha tentato di scappare. Rintracciato, è stato portato al Comando di via San Giacomo. È qui che la minorenne ritrovata ha riconosciuto il giovane, raccontando che era stata ospite a casa sua, dove vivono anche altri due connazionali. Questi ultimi sono poi stati identificati grazie all’aiuto dei carabinieri di Vigevano, e per uno di loro è scattata una denuncia perché irregolare.

Il terzo coinquilino, quello fermato alcune ore prime in corso Milano, ha fornito agli agenti un’identità falsa. In base a quanto dichiarava, risultava destinatario di un ordine di carcerazione per rapina impropria e resistenza a pubblico ufficiale, reati commessi a Milano. Portato in Questura a Pavia, si è però scoperto che le impronte digitali non corrispondevano: il giovane – N.A.M., 24 anni – era in realtà destinatario di un ordine di espulsione. L’identità che aveva fornito era quella del fratello gemello. «Grazie alla disponibilità del Questore e al dirigente dell’Ufficio immigrazione – ha poi spiegato il Comandante della polizia locale Giuseppe Calcaterra – siamo riusciti a portare a termine le procedure burocratiche per l’espulsione. Il 24enne è quindi stato accompagnato al Centro per il rimpatrio di Milano».

La posizione del sindaco Ceffa «La Bossi-Fini è da aggiornare»

 

«Avete onorato al meglio la festa dei lavoratori». Con queste parole il sindaco Andrea Ceffa ha ringraziato l’ufficiale Yuri Cavagnari, e gli agenti Domenico Cassese, Andrea Righini e Salvatore Failla, che si sono spesi anche oltre l’orario di lavoro per risolvere i due casi. Ma mercoledì, in conferenza stampa, il primo cittadino ha fatto anche considerazioni più generali: «È assurdo che occorra un giorno e mezzo – ha detto – per portare in un Cpr uno che è irregolare. C’è una complessità normativa folle. La Bossi-Fini è datata, occorrerebbe aggiornarla. Oggi, oltretutto, viviamo un periodo storico più complesso. Spesso, giustamente, i cittadini si lamentano, ma bisogna rendersi conto delle procedure e degli sforzi enormi che richiedono».

 

 

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