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le polemiche
27 Maggio 2023 - 13:51
La richiesta di ridurre il limite di velocità su via Lomellina, portandolo da 70 km/h a 50, era già stata presentata il 29 luglio 2009. Il documento protocollato, trovato negli archivi comunali, è una lettera firmata dall’allora sindaca Elena Nai e rappresenta l’asso nella manica che l’attuale amministrazione ha calato nella conferenza stampa convocata mercoledì. Per il sindaco Antonio Costantino la scoperta della posizione espressa da Nai nel 2009 è in palese contraddizione con la petizione promossa dal gruppo di Fratelli d’Italia per chiedere il ripristino dei 70km/h. La lettera del 2009 prendeva in considerazione vari aspetti: «il continuo incremento di traffico sull’arteria stradale», «la costruzione di tre nuove rotatorie», «l’apertura della casa di riposo Fratelli Carnevale», la necessità di «uniformare il limite di velocità in tutta la via Lomellina, onde evitare confusione, circa tali limiti, per gli utenti che la percorrono». Mercoledì il primo cittadino ha ribadito che le scelte prese – sia sul velox, sia sui 50km/h – sono state di natura tecnica e dettate dalla volontà di incrementare la sicurezza sul tratto, valutato tra quelli ad alta incidentalità.
Riferendosi alle consigliere Nai e Fabrini – promotrici della petizione per il ritorno ai 70 Km/h sul tratto – il primo cittadino ha poi incalzato: «Dal punto di vista esclusivamente politico, e non personale, non posso non evidenziare la scorrettezza e la volontà di mettere in cattiva luce l’amministrazione, che comunque si è mossa a ragion veduta. Trovo disgustoso e bieco strumentalizzare dal punto di vista politico le persone per i loro fini elettorali, facendosi “paladine” di una richiesta quando la stessa consigliera Nai, da sindaca, aveva chiesto alla Provincia di ottenere il limite dei 50Km/h. Sottolineo che nel 2009 la situazione viabilistica era meno problematica rispetto a quella attuale: non c’erano, ad esempio, tre supermercati, poi aperti nel 2010 e nel 2011. Come sindaco sono in serio imbarazzo nel vedere simili comportamenti. Imbarazzo che credo sia condiviso dai vertici di Fratelli d’Italia, visto che sulla petizione è stato utilizzato il simbolo del partito. I casi – ha concluso il sindaco – sono due: o siamo di fronte a una grossolana dimenticanza, o a una bieca manovra elettorale, che ha avuto come effetto quello di esporre al pubblico ludibrio l’intera comunità gambolese, a scapito dell’immagine del Comune».
La consigliera Nai, contattata dopo la conferenza stampa, ha ribattuto: «Non ricordo di quella lettera – afferma – Comunque cambiare idea nella vita è legittimo, ed è indice di elasticità mentale. Costantino nel 2009 era vicesindaco, ma poi ho cambiato idea sulle sue capacità amministrative».
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