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Giovedì pomeriggio all'interno della casa di reclusione dei piccolini
02 Giugno 2023 - 18:17
Si sono rifiutati di rientrare nelle proprie camere detentive e hanno aggredito, armati di bastoni, un agente della polizia penitenziaria, il quale è poi riuscito a dare l’allarme e a mettersi al sicuro, trovando riparo all’interno del locale adibito alla sorveglianza. Fuori, intanto, i tre detenuti devastavano il reparto. L’episodio è avvenuto giovedì pomeriggio all’interno della casa di reclusione di Vigevano, e a riferirlo è Calogero Lo Presti sindacalista della Fp Cgil Lombardia per la Polizia Penitenziaria: «Il direttore in missione – racconta Lo Presti – ha autorizzato l’utilizzo degli strumenti anti-sommossa e i poliziotti penitenziari, anche richiamati in servizio, sono riusciti a mettere in sicurezza il reparto, ormai danneggiato pesantemente».
Due, dei tre detenuti coinvolti, erano già stati protagonisti di aggressioni e di episodi simili, e nei loro confronti era stato disposto il trasferimento in un’altra struttura detentiva. Trasferimento, però, che è stato bloccato dopo i fatti di ieri. «Il Provveditorato Regionale – spiega Calogero Lo Presti – non autorizza lo spostamento se prima non si effettua il consiglio di disciplina, che dovrà decidere la sanzione per i fatti precedenti. L’assurdità ora è che effettuare il consiglio di disciplina presso il carcere in cui sono stati commessi i fatti precedenti, di fatto, legittima il comportamento dei detenuti e offre l’esempio a tutto il resto della popolazione ristretta che si sente legittimata a compiere analoghi comportamenti la cui sanzione, quando arriva, arriva con estremo ritardo. Anche ieri, il Provveditorato ha rifiutato lo spostamento dei due proposto dal direttore del carcere, con la stessa motivazione».
LA PROPOSTA AL GOVERNO: CONSIGLI DI DISCIPLINA IN VIDEOCONFERENZA
Mirko Manna, nazionale FP CGIL Polizia Penitenziaria, afferma: «I gesti di violenza nelle carceri Italiane si susseguono incessantemente. È ovvio che i regolamenti previsti, non reggono alla situazione di fatto che si è venuta a creare. Per questi fatti di Vigevano di ieri, ma vale anche per tutti gli altri che avvengono quotidianamente, è urgente che si trovino nuove strategie e nuove procedure. Esistono da tempo, collaudati strumenti tecnologici. In questi casi è urgente dare esecuzione ai trasferimenti. I consigli di disciplina, che pure devono essere tempestivi, si potranno svolgere anche in videoconferenza. Sarà una delle proposte che sottoporremo al Governo nei prossimi incontri».
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