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Violenza in carcere

Agente della polizia penitenziaria ferito con una lametta

È successo all’interno della casa di reclusione di Vigevano. Sabato sera un'aggressione alla casa circondariale di Pavia. L’Uspp: «Il nostro lavoro è diventato troppo pericoloso»

Ilaria Dainesi

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ilaria.dainesi@ievve.com

20 Agosto 2023 - 17:30

Agente della polizia penitenziaria ferito con una lametta

La casa di reclusione di Vigevano (foto di Jose Lattari)

Ancora episodi di violenza all’interno delle carceri della provincia di Pavia. Nella giornata di oggi, domenica, nella casa di reclusione di Vigevano, un agente della polizia penitenziaria è stato ferito con una lametta da un detenuto. L’agente era intervenuto per cercare di sedare una rissa. Si è reso necessario il suo trasferimento al pronto soccorso dell’ospedale civile, dove il taglio riportato è stato medicato e suturato dai sanitari. Ieri sera (sabato), si è registrato un altro episodio alla casa circondariale di Torre del Gallo, a Pavia: due detenuti hanno devastato l’infermeria e tentato di aggredire il personale sanitario, che è però riuscito a chiudersi a chiave dentro un locale.

A riferire entrambi gli episodi è stato l’Ussp (Unione sindacati polizia penitenziaria). Il segretario provinciale dell’Uspp, Carlo Cataldo, racconta i fatti avvenuti a Pavia: «Sono stati due soggetti che, trovandosi in infermeria per previste cure, a un tratto hanno cominciato a inveire contro il personale e a distruggere tutto ciò che si trovava avanti. Solo grazie all’intervento e alla professionalità della polizia penitenziaria si è scongiurato il peggio».

«Pavia, così come Brescia, Cremona, Milano, Vigevano, Como, Bergamo ecc. è ormai scenario quotidiano di eventi di una certa pericolosità – dichiara Gian Luigi Madonia, segretario regionale dell’Uspp – Ogni giorno accade qualcosa. Il lavoro della polizia penitenziaria è diventato troppo rischioso, quasi impossibile». Il sindacalista parla di «una situazione che peggiora di giorno in giorno» ed evidenzia la necessità che vengano stanziate risorse straordinarie, che consentano di incrementare gli organici e migliorare le condizioni generali di sicurezza. E aggiunge: «Stiamo attraversando – afferma il sindacalista Madonia – un periodo di “ipocrisia istituzionale”, in cui tutti sanno quali sono i problemi e le cause, ma nessuno fa nulla per risolverli. Tutti si preoccupano di parlare di carcere, ma nessuno di occupa di carcere. A Ferragosto, sempre a Pavia, alcuni detenuti hanno aggredito un agente con l’intento di oltrepassare un cancello di sbarramento per raggiungere un’altra sezione. Ancora, alcuni giorni fa, altri soggetti hanno distrutto l’impianto luce della sezione».

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