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Società
20 Agosto 2023 - 12:27
Un'operazione di salvataggio effettuata da una delle imbarcazioni di Emergency a luglio nel Mediterraneo
«Assolutamente porte chiuse». Lo ha dichiarato il sindaco di Vigevano Andrea Ceffa (Lega), intervenuto al Tgr Lombardia ieri (sabato) in un servizio in cui si parlava delle preoccupazioni degli amministratori locali rispetto all’aumento degli sbarchi di migranti sulle coste italiane e rispetto alle possibili ricollocazioni d’urgenza. Sono, infatti, più del doppio i migranti arrivati in Italia dall’inizio dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2022: si parla di oltre 100mila persone. La Lombardia ne ospita circa il 13%.
Qui sotto, ill sindaco di Vigevano Andrea Ceffa
«Non vogliamo saperne di arrivi sul nostro territorio – ha detto il primo cittadino di Vigevano Andrea Ceffa – Capisco che i Prefetti debbano poi gestire questo problema. Io dico: lo gestiscano con quei Comuni, vedo che ce ne sono tanti, soprattutto di centrosinistra, che hanno una sensibilità particolare su questi temi».
Anche altri sindaci della Lomellina esprimo in queste ore timori. Antonio Costantino (Lega), primo cittadino di Gambolò, afferma: «Certamente stiamo monitorando l’evolversi della situazione, e non nascondo che un po’ di apprensione c’è. Sul nostro territorio comunale non sono presenti spazi per l’accoglienza e non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione a riguardo, ma ricordiamoci che in passato l’ex base di Remondò era stata attenzionata proprio con lo scopo di farne uno spazio per ospitare migranti. Ed è per questo che negli scorsi anni abbiamo acquisito l’area nel patrimonio comunale, e abbiamo avviato un’azione di valorizzazione, che ha già portato a ospitare un’associazione sportiva. Ora la nostra preoccupazione non è legata tanto all’accoglienza in sé, ma all’impatto sociale che può determinare nelle nostre piccole comunità l’arrivo di un numero considerevole di persone, spesso giovani uomini che non parlano la nostra lingua, strappati dalle loro case e con vissuti in molti casi traumatici alle spalle. Diventa difficile accoglierli senza strumenti adeguati – conclude il sindaco di Gambolò –, e anche le nostre forze dell’ordine incontrano difficoltà a fronteggiare certe situazioni».
Nella foto sotto, il sindaco di Gambolò Antonio Costantino
I MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI
Molte amministrazioni locali sottolineano come la vera emergenza sia rappresentata dai costi per il mantenimento dei minori non accompagnati ospitati nelle comunità di accoglienza. Già a fine luglio l’Anci aveva lanciato l’allarme rispetto all’aumento degli arrivi di minori stranieri non accompagnati sulle coste italiane, e delle difficoltà degli amministratori locali di trovare una collocazione adeguata in strutture di accoglienza.
In base ai dati forniti dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, i minori stranieri non accompagnati (MSNA) censiti in Italia al 30 giugno 2023 sono 20.926. Sono in maggioranza maschi (86,6%) e hanno per la maggior parte 17 anni (44,7%), 16 anni (24,7%) e 15 anni (12,1%). Arrivano soprattutto da Egitto (5.341 minori), Ucraina (4.512), Tunisia (1.781), Guinea (1.174) e Albania (1.137), mentre le Regioni che ne accolgono di più sono la Sicilia (4.621 minori, il 22,1% del totale), la Lombardia (2.764, il 13,2%), l'Emilia-Romagna (1.727, l'8,3%) e la Calabria (1.669, il 8%).
Distribuzione dei Minori stranieri (MSNA) per luogo di accoglienza al: 30 giugno 2023 (Fonte: Report Ministero del lavoro e delle politiche sociali)
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