Frode nel settore dei carburanti, sequestrati un milione 200mila euro. Coinvolto anche un fornitore di Vigevano

La Guardia di finanza di Varese ha scoperto un articolato meccanismo di frode nel settore del commercio degli idrocarburi, ideato con per evadere l'Iva. A finire nei guai è stato il gestore di un deposito di prodotti petroliferi di Besnate, accusato del reato di dichiarazione fraudolenta mediante l'uso di fatture per operazioni inesistenti. Nell'indagine è finito anche un fornitore di Vigevano, risultato coinvolto in vendite sottocosto e poi ricompensato dall'indagato con soldi in contanti.

Gli accertamenti del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Varese hanno permesso di ricostruire il sistema di emissioni e l'utilizzo di fatture inesistenti per quasi 6 milioni di euro da parte di società cartiere e "buffer". È stato calcolato che in questo modo sono state sottratte all'erario imposte dovute per oltre un milione di euro. Il Gip del Tribunale di Busto Arsizio ha emesso un decreto di sequestro preventivo di denaro e beni per oltre un milione e 200mila euro.