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Le indagini
05 Ottobre 2023 - 12:38
I boschi della Morsella, dove è stato ritrovato il corpo
Per l’omicidio di Mohammed Ibrahim Mansour, 43 anni, egiziano, sono in carcere Antonio Rondinelli, 60 anni, e i figli Massimo e Claudio Rondinelli, di 34 e 39 anni. Luigi D’Alessandro, 37 anni, compagno di Elisa (sorella di Massimo e Claudio) è ai domiciliari in una comunità. La moglie di Antonio, Carmela Calabrese, 56 anni è accusata di concorso in omicidio volontario, ma è ai domiciliari. Anche Elisa risulta indagata. Il delitto si era scoperto il 14 gennaio. Il corpo carbonizzato di Ibrahim era stato trovato a bordo della sua Audi A3 bruciata nelle campagne della frazione Morsella di Vigevano. L’omicidio - si scoprì successivamente - era avvenuto però l’11 gennaio in un capannone di Cassolnovo, di proprietà dei Rondinelli, dato in uso a Ibrahim per lavoro. Quest’ultimo fu ucciso con tre colpi sparati da due fucili e uno di pistola. Il movente potrebbe proprio trovarsi nella volontà di Ibrahim Mansour di chiedere in affido la bambina avuta da un’altra figlia di Antonio Rondinelli, la più giovane. La famiglia si sarebbe opposta fino al punto di ucciderlo. Gli ultimi sviluppi della vicenda, nell’ambito di indagini che ancora non si sono perfezionate, riguardano la richiesta degli avvocati di Antonio di poter ottenere gli arresti domiciliari, per questioni di salute. Richiesta però respinta dal Tribunale del Riesame. Inoltre emergono alcuni particolari sul coinvolgimento di Claudio Rondinelli. La Mercedes che aveva in dotazione in quei giorni, di fatto, non era ancora sua e il proprietario gli aveva chiesto di restituirla perchè i pagamenti non si erano perfezionati. È successo solo due giorni dopo l’omicidio, venerdì 13 gennaio sul piazzale del Bingo di Mortara. Se Claudio Rondinelli avesse sparato con una pistola calibro 9, usando ancora quell’auto avrebbe comunque lasciato tracce di polvere da sparo sulla macchina. Invece all’esame dei Ris, l’auto è risultata pulita ed è stata dissequestrata. Questa è una delle carte che cercherà di far valere l'avvocato Francesca Quarto, che difende Claudio Rondinelli. Sul caso dell'omicidio, peraltro, restano in sospeso alcuni tasselli determinanti: non si sono ritrovate le armi del delitto e non si è ottenuta nessuna confessione al di là della versione di Luigi D'Alessandro. A sua discolpa quest'ultimo avrebbe affermato di aver partecipato solo al trasferimento del cadavere, non all'omicidio. Se fossero stati solo in tre a sparare va comunque chiarita la sequenza dei quattro colpi esplosi. Restano molti interrogativi. Il sostituto procuratore Andrea Zanoncelli, della Procura di Pavia, che si sta occupando del caso, sarebbe in procinto di chiudere le indagini. Solo allora potrebbero emergere tutti i particolari sul caso.
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