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07 Ottobre 2023 - 17:26
Un corteo partito sotto il palazzo della Regione, che arriverà fino a San Babila, a Milano. Gli animalisti sono scesi in piazza oggi, sabato, per protestare contro contro quanto avvenuto il 20 settembre scorso, quando nove maiali ospitati all’interno del rifugio “Cuori Liberi” di Sairano, a Zinasco (Pavia) erano stati abbattuti nell’ambito delle misure disposte per il contenimento della peste suina africana (Psa). Sono arrivati attivisti anche dall’estero – in particolare da Francia, Germania, Belgio e Svizzera –, oltre che da diverse regioni d’Italia, per la manifestazione organizzata dalla Rete dei santuari di animali liberi in Italia.
Secondo gli organizzatori, i partecipanti sono stati circa 10mila. «La regione Lombardia sembra intenzionata a dichiarare guerra ai rifugi - dichiara Sara d'Angelo, coordinatrice della Rete dei santuari di animali liberi in Italia - l'irruzione coatta delle forze dell'ordine a Sairano e la sorveglianza speciale a cui sono stati sottoposti alcuni rifugi della Rete, rappresenta una minaccia per l'esistenza stessa di tutte quelle strutture che oggi, in Italia, rappresentano l'unica alternativa di convivenza non violenta fra l'uomo e gli altri animali considerati "da reddito". Ma noi non abbiamo paura e non ci fermeremo fino a quando non otterremo protocolli differenti per gli animali dei rifugi e la strage dei maiali avvenuta al rifugio Cuori liberi sarà solo un brutto incubo. Solo allora potremo di nuovo pensare ai santuari come a dei luoghi di pace, guidati dalla gentilezza e non come posti dove avere ancora paura».
Sulla vicenda è inoltre atteso il pronunciamento del Tar della Lombardia. Gli animalisti avevano presentato ricorso per chiedere l'annullamento dell'ordinanza che disponeva l'abbattimento dei maiali; dopo l’uccisione degli esemplari, il tribunale amministrativo dovrà valutare nel merito la legittimità dei provvedimenti che hanno portato all’abbattimento dei maiali. «C'è un'apertura anche dal punto di vista legale – afferma Sara d'Angelo – il Tar accoglierà il nostro ricorso per motivi aggiunti e fisserà l'udienza di merito: possiamo ancora avere giustizia per i maiali che sono stati uccisi e per gli abusi ed irregolarità che riteniamo siano state commesse dalle istituzioni».
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