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Inchiesta Asm Pavia
03 Dicembre 2023 - 18:28
Lunedì mattina i militari della Guardia di finanza in Municipio a Olevano Lomellina (foto di Jose Lattari)
«Chiediamo solo chiarezza». Con questo intento, nella giornata di venerdì, il capogruppo di minoranza a Olevano Lomellina Alessandro Bravo ha presentato un esposto in Procura a Pavia. Nelle carte dell'inchiesta "Clean" viene menzionata anche la realizzazione – per 147mila euro circa – della piazzola ecologica del Comune, incarico che era stato affidato senza gara (durante la pandemia era possibile fare affidamenti diretti sotto i 150mila euro) a STC (Studio Tecnico Ciocca). «Ho elencato i fatti – spiega il consigliere comunale di opposizione Alessandro Bravo –, chiedendo di far luce su appalti e opere. Come minoranza consiliare, avevamo contestato da subito la piazzola. Innanzitutto perché, a nostro avviso, non andava realizzata nel luogo in cui poi è stata fatta. A circa trenta metri c'è un'abitazione, andava scelta una zona più periferica. I lavori sono terminati lo scorso anno, ma non è ancora stata aperta. Nel frattempo, le barriere e le schermature installate nella piazzola sono state divelte quando si è verificato il maltempo a fine agosto». Il consigliere Bravo racconta che la zona individuata per la piazzola era stata criticata anche da alcuni cittadini, perché si trova sulla strada per la chiesetta di San Barnaba, luogo di culto a cui sono molto legati gli abitanti del paese. «A questo proposito era stata fatta anche una petizione, a cui avevano aderito oltre un centinaio di persone», riferisce il consigliere Bravo.
In più occasioni la minoranza consiliare aveva sollevato in aula la questione della piazzola ecologica. «Era stata voluta – spiega il consigliere Bravo – per evitare di utilizzare il cassone unico, che arriva in paese ogni due-tre mesi. Di fatto non è cambiato nulla, perché la piazzola ecologica non è mai stata utilizzata». La situazione avrebbe dovuto cambiare con la nuova ditta che si occupa della raccolta dei rifiuti, ma non è stato così. «Visto che parliamo di lavori pagati con soldi pubblici – conclude il consigliere Bravo – abbiamo chiesto alla Procura di fare gli accertamenti necessari su questa e su altre opere».
LE INDAGINI E GLI ARRESTI
Non riguarda solo Pavia e il comune di San Genesio e Uniti. L’intera provincia di Pavia è stata toccata dall’indagine della Guardia di finanza di Pavia – indagine ribattezzata "Clean", pulito – che lunedì mattina ha portato agli arresti del presidente di Asm Pavia, Manuel Elleboro, 52 anni – molto conosciuto in Lomellina dove, dal 2016 al 2018, aveva ricoperto la carica di presidente del Clir di Parona (in precedenza era stato anche consulente dell’ex consorzio lomellino dei rifiuti). E del direttore generale di Asm Pavia Giuseppe Maria Chirico, 65 anni. Entrambi sono ai domiciliari.
La stessa misura cautelare è stata applicata all’architetto Nausica Maria Donato, 45 anni, originaria di Mede, Rup del comune di San Genesio e Uniti, responsabile dell’ufficio tecnico comunale anche a Olevano Lomellina. E all’ingegnere Gianluca Di Bartolo, 32 anni, socio della società Civiling Lab (dove figura come socio anche l’europarlamentare leghista Angelo Ciocca, non indagato, il cui nome compare decine di volte nelle carte dell’inchesta); Di Bartolo si era occupato della progettazione di alcune commesse pubbliche.
I reati contestati – a vario titolo, peculato, abuso d’ufficio, turbativa d’asta, frode nelle pubbliche forniture, falso in atto pubblico – riguardano l’indebita percezione da parte di alcuni degli indagati di denaro pubblico, destinato a fini privati, oltre a «numerose anomalie e irregolarità commesse nell’assegnazione di lavori e appalti per conto delle amministrazioni, utilizzando anche fondi del Pnrr», si legge nella nota firmata dal procuratore di Pavia Fabio Napoleone.
Le indagini, partite all’inizio del mese di febbraio, si sono inizialmente concentrate su Asm Pavia. Ma, presto, si sono estese alla verifica della regolarità di svariate procedure di affidamento di opere pubbliche in diverse amministrazioni della provincia di Pavia.
Lunedì i militari delle Fiamme Gialle hanno eseguito oltre 40 perquisizione – con l’acquisizione di documenti alla ricerca di ulteriori prove e riscontri – presso enti pubblici, studi professionali, società, e presso le abitazioni di pubblici ufficiali, legali rappresentanti di società e professionisti.
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