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La vicenda
23 Dicembre 2023 - 17:56
Un'auto della polizia locale di Garlasco
In un controllo sul territorio avvenuto a fine ottobre, un agente di polizia locale di Garlasco ha estratto l’arma e ha fatto fuoco su un uomo che stava scappando. Il fatto ha avuto una dinamica complessa, tanto che il fuggitivo sembra avesse cercato addirittura di investirlo con la propria vettura. Con l’auto di servizio la pattuglia degli agenti garlaschesi ha poi inseguito per diversi chilometri la macchina. Alla fine sono intervenuti i carabinieri e il fuggitivo è stato fermato e denunciato per resistenza. Si scoprì allora che era in libertà vigilata e che viaggiava su un’auto segnalata. Non avevano documenti né la vettura né il conducente. Il colpo è partito dall’arma d’ordinanza del vigile, ma potrebbe essere successo nelle fasi più pericolose e concitate dell'episodio. Secondo la prima ricostruzione della Procura, però, la pallottola è stata esplosa ad altezza d’uomo, quindi avrebbe avuto la possibilità di ferirlo, oppure di ucciderlo. Il giudice ha confermato la tesi della Procura e in questi giorni l’agente di polizia locale indagato è stato sospeso per un anno dal servizio. Un provvedimento pesante, al quale il Comune ha inteso offrire (con una delibera di giunta appena pubblicata) l’assistenza per una difesa legale. Saranno un pool di avvocati tra cui Alessandra Stefano a tutelare legalmente l’agente garlaschese. Con la penalista pavese ci saranno anche la collega Eleonora Grossi e l’avvocato del lavoro Maria Luisa De Margheriti. Il primo passo sarà probabilmente quello di contestare il provvedimento di sospensione, ritenuto oltremodo penalizzante.
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