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LO STUDIO DELL'ASSOCIAZIONE MIMOAL
13 Gennaio 2024 - 12:26
Crescono i treni in ritardo nel 2023
Nel corso del 2023 i treni in ritardo sulla linea Milano-Mortara sono aumentati del 4,6%. Lo evidenzia uno studio messo a punto dall'associazione dei pendolari MiMoAl, presieduta da Franco Aggio. Del 16.343 treni programmati sulla tratta 4.200 (25,7%) hanno accumulato ritardi superiori ai 5 minuti e 712 (4,4%) sono stati soppressi. L'indice di affidabilità reale si è assestato sul 69,9%. Rispetto al 2022 i convogli in ritardo sono aumentati del 4,6%, quelli soppressi sono diminuiti dell'1% e l'indice di affidabilità ha fatto registrare un -3,7%. Le cause di soppressione sono riconducibili per il 65,5% a Trenord: per l'8,6% a Rfi, per il 15,4% a scioperi e ad altre motivazioni per il 12,5% (0,5%).
«Per quanto riguarda le soppressioni per sciopero - analizza Aggio - emerge che 98 su 110 (89%) sono riconducibili ad azioni riguardanti la sola Trenord, fatto che indica un'alta conflittualità interna. Le cause del ritardo di 4.200 treni sono riconducibili per 2.595 convogli (61,8%) a Trenord, per 1.467 (34,9%) a Rfi. I mesi peggiori sono stati marzo e da maggio a dicembre con la sola eccezione di novembre che è nell'elenco dei migliori con gennaio, febbraio e aprile». I dati ufficiali certificati da Regione Lombardia attestano come in tutti i mesi considerati si sia sforato l'indice di affidabilità fissato con la conseguente erogazione del bonus per i viaggiatori.
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