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sociale
17 Gennaio 2024 - 10:31
L'evento Viva Vittoria Vigevano è stato organizzato in piazza Ducale il 25 novembre (foto di Jose Lattari)
Dieci donne che sono state vittime di violenza saranno coinvolte in un percorso di formazione nel settore del “food” e della conservazione degli alimenti, dedicato in particolare alla valorizzazione dei prodotti del nostro territorio. È il progetto di reinserimento lavorativo che verrà realizzato grazie ai fondi raccolti durante l’evento “Viva Vittoria Vigevano”, organizzato in piazza Ducale lo scorso 25 novembre; è stato di 73.280 euro l’ammontare complessivo delle donazioni (circa 10mila le spese per la realizzazione dell’iniziativa). Kore sta cercando uno spazio con cucina per avviare la sperimentazione, finalizzata a concretizzare «un’impresa lavorativa in cui le donne potranno non solo essere assunte, ma esprimere da protagoniste tutta la loro capacità di empowerment femminile, diventando loro stesse imprenditrici», fanno sapere da Kore. La presidente Nicla Spezzati ha fatto il punto sulle nuove iniziative del centro antiviolenza che, come si è riscontrato a livello nazionale, sta registrando un aumento di richieste di aiuto dopo l’omicidio di Giulia Cecchettin. Gli episodi continuano ad avere una frequenza inquietante. Solo pochi giorni fa, le operatrici del centro sono state chiamate per assistere una donna straniera, con un figlio partorito appena una decina di giorni prima, che era finita al pronto soccorso per le violenze subìte.
Un fronte importante è proprio quello della mediazione culturale, perché sempre più spesso il centro assiste donne straniere, che provengono da culture diverse; servono quindi professionisti in grado di fare da “ponte” «tra i bisogni delle donne migranti e le risposte offerte da enti pubblici e strutture private italiane», spiega Nicla Spezzati. Le novità riguardano anche lo spazio di corso Pavia 17: avrà presto un nuovo nome (potrebbe essere “Mani intrecciate”) e diventerà un’appendice laboratoriale di Kore, uno spazio di restituzione sociale, di incontro e di confronto, una «fucina di nuove idee da mettere a disposizione della città». Rimane inoltre alta l’attenzione di Kore per le vittime con disabilità; «Vogliamo ringraziare il Rotary Castello – fanno sapere dal centro antiviolenza –, in particolare il presidente Luigi Ottobrini, che ci ha donato una sedia canguro idonea a superare ogni tipo di barriera architettonica».
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