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La decisione

Il vigile di Garlasco andrà davanti al giudice con l’accusa di tentato omicidio

L’agente Matteo Chialà, 42 anni, ha scelto il rito abbreviato. Il processo si celebrerà il 9 maggio

Bruno Romani

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bruno.romani@ievve.com

01 Febbraio 2024 - 07:00

Il vigile di Garlasco andrà davanti al giudice con l’accusa di tentato omicidio

Un auto della polizia locale di Garlasco

Il controllo della polizia locale su un’automobile era avvenuto a fine ottobre 2023 e l’agente aveva sparato un colpo dalla sua pistola d’ordinanza, per fermare la vettura. Dopo gli accertamenti dei carabinieri e della Procura di Pavia, Matteo Chialà, 42 anni, vigile a Garlasco, mortarese, residente a Pavia è stato sospeso dal servizio per dodici mesi. Ora è stato fissato per lui un processo con l’accusa di tentato omicidio. Il sostituto procuratore che si occupa del caso, Giuliana Rizza, ha chiesto il giudizio immediato, ma gli avvocati del vigile Alessandra Stefano, Eleonora Grossi e Maria Luisa De Margheriti, esperta di diritto del lavoro, hanno optato per il rito abbreviato che si terrà davanti al Gup Luigi Riganti il prossimo 9 maggio. L’agente, che è stato come primo incarico di lavoro un ausiliario del traffico a Mortara ha richiesto la revoca del provvedimento di sospensione dal servizio ordinato dal giudice.

L’episodio in cui è coinvolto Chialà fu molto concitato e l’auto in questione sarebbe stata segnalata. A bordo viaggiava un uomo in libertà vigilata che dopo essere fuggito è stato fermato con l’ausilio dei carabinieri ed è stato denunciato per resistenza. Ma il colpo sparato da Chialà sarebbe stato ritenuto dalla Procura capace di uccidere perchè sparato ad altezza d’uomo. Ecco il motivo per cui è stato chiesto il rito immediato. Il Comune di Garlasco ha deliberato di offrire assistenza per la difesa legale del proprio dipendente.

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