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l’indagine della guardia di finanza

False attestazioni per permettere ai detenuti di stare fuori dal carcere: cooperativa sociale interdetta da ogni attività

I percorsi rieducativi e assistenziali non sarebbero mai avvenuti realmente

Ilaria Dainesi

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ilaria.dainesi@ievve.com

16 Aprile 2024 - 12:14

False attestazioni per permettere ai detenuti di stare fuori dal carcere: cooperativa sociale interdetta da ogni attività

(foto di repertorio)

Il Nucleo Mobile della Guardia di finanza di Pavia ha eseguito nella mattinata di oggi, martedì 16 aprile, un’ordinanza di misura cautelare dell’interdizione dall’esercizio di ogni attività nei confronti della Unicum cooperativa sociale onlus. Secondo l’accusa, per quasi un biennio numerosi detenuti avrebbero «indebitamente usufruito di sostituzioni delle misure cautelari carcerarie a loro applicate – si legge nella nota della Procura di Pavia – o di applicazione di misure alternative alla detenzione, trovando alloggio presso strutture che attestavano percorsi rieducati ed assistenziali mai concretamente posti in atto». L’indagine delle Fiamme Gialle pavesi si è protratta per oltre un anno, con acquisizioni documentali, perquisizioni e intercettazioni telefoniche e ambientali.

Il provvedimento è scattato dopo la sentenza (ancora non definitiva) del 21 febbraio scorso: il presidente pro tempore della cooperativa, altri membri del consiglio di amministrazione e alcuni soci sono stati riconosciuti colpevoli dal Tribunale «di essersi illecitamente associati al fine di compiere un numero indeterminato di episodi di false dichiarazioni o attestazioni in atti destinati alla autorità giudiziaria», reati commessi ai danni di vari Tribunali, uffici di sorveglianza e dell’autorità giudiziaria ordinaria. Gli imputati sono stati condannati a pene tra un anno e 10 mesi e i 3 anni e 4 mesi di reclusione.

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