Allenatrice di pallavolo muore a 23 anni per un’emorragia cerebrale

Una vita spezzata mentre faceva ciò che più amava: guidare la sua squadra di pallavolo. Una tragedia, improvvisa quanto imponderabile. Alessia Intiso, 23enne di Cava Manara, è stata colpita da un’emorragia cerebrale nella giornata di domenica ed è spirata al San Matteo di Pavia nel pomeriggio di martedì. La giovane domenica si trovava al palazzetto dello sport di Mezzana Corti per assistere a una gara della formazione Under 12 del Futura Volley, squadra del paese e di cui era vice allenatrice: secondo le testimonianze Intiso, appena iniziata la gara, avrebbe lamentato una forte emicrania, e aveva chiesto di andare in bagno per darsi una rinfrescata. Una volta giunta alla toilette, aveva però perso i sensi stramazzando al suolo: immediati i soccorsi, sia da parte dei presenti sia da parte del personale di Areu (che l’ha trasportata al Policlinico dove è stata in seguito operata), senza che la giovane riprendesse mai conoscenza. Il decesso è sopraggiunto dopo due giorni. 

I funerali saranno celebrati giovedì pomeriggio, alle ore 15, nella chiesa parrocchiale di Sant’Agostino Vescovo. La morte della 23enne allenatrice di pallavolo ha lasciato sgomenti sia la comunità di Cava Manara, paese dove viveva, sia quella degli appassionati di volley locale, con tantissime società del territorio che hanno espresso le proprie condoglianze tramite i propri canali social. Tra queste anche Garlasco, dove Intiso aveva giocato per qualche stagione negli anni passati: «Tanto abbiamo condiviso nelle due stagioni giocate insieme, tra U18 e serie D, trainati dalla stessa grande passione per la pallavolo che ha visto Alessia spendersi prima in campo e poi anche in panchina – è il commento della società lomellina - con il suo entusiasmo, il suo sorriso e l’amore per questo sport, l’abbiamo vista sempre superare i momenti di difficoltà».