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Il processo
09 Maggio 2024 - 23:00
Controli di polizia locale (repertorio)
L’accusa è molto grave, tentato omicidio, ma la difesa tenterà di dimostrare che l’intenzione del vigile di Garlasco Matteo Chialà, 43 anni, non era quella di uccidere. Il colpo di pistola sparato in direzione di un’auto che tentava la fuga non avrebbe potuto essere letale. L’episodio, però, è stato molto concitato e complesso e sarà ricostruito nei suoi particolari. La novità di oggi (giovedì) è che il Gup del Tribunale di Pavia Luigi Riganti ha ammesso l’ex agente di polizia locale al rito abbreviato rinviando l’udienza al 31 ottobre per la celebrazione del processo. Questo consente, in partenza, la riduzione di un terzo della pena. Nel frattempo l’ex agente resta in servizio presso un altro ufficio del Comune visto che i provvedimenti disciplinari nei suoi confronti sono stati sospesi, appunto, in attesa di giudizio.
Il Pm Giuliana Rizza aveva chiesto il rito immediato che non consente sconti di pena o premialità. Gli avvocati del vigile Alessandra Stefano, Eleonora Grossi e Maria Luisa De Margheriti, esperta di diritto del lavoro, hanno ottenuto invece il giudizio con rito alternativo.
L’agente in passato era in servizio a Mortara come ausiliario del traffico, poi è stato assunto dalla polizia locale di Pavia e infine si è trasferito a Garlasco. Il controllo incriminato era avvenuto alla fine di ottobre 2023 a Garlasco in corso Pavia. L’auto fermata, poi in fuga, era condotta da un uomo in libertà vigilata. Ma al momento dell’intimazione dell’alt questo ancora non si sapeva. Ci fu un inseguimento di diversi chilometri e intervennero anche i carabinieri.
Il Comune di Garlasco ha deliberato di offrire assistenza per la difesa legale del proprio dipendente.
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