Christian Rovida, a Gropello Cairoli sarà lutto cittadino nel giorno dei funerali

Una tragedia che ha sconvolto due famiglie, e la comunità di Gropello Cairoli, dove Christian Rovida viveva insieme ai genitori in una villetta alla frazione Cielo Alto. Il giovane agente della polizia locale, da alcuni mesi dipendente del Comando di Mortara, è morto nel tardo pomeriggio di venerdì in circostanze drammatiche. Si trovava in una stanza al secondo piano della sua casa quando è stato raggiunto da un colpo esploso dalla sua pistola d’ordinanza – una Glock 22 calibro 40 –, arma che in quel momento era in mano alla sua fidanzata. La sindaca di Gropello Cairoli Elisa Bergamaschi ha proclamato il lutto cittadino per la giornata in cui verranno celebrati i suoi funerali. Intanto lunedì pomeriggio è stato eseguito l’esame autoptico all’Istituto di medicina legale di Pavia; nelle prossime ore dovrebbe essere rilasciato dalla Procura il nulla osta per la restituzione della salma ai familiari. In attesa del referto dell'autopsia, proseguono anche gli altri accertamenti, a partire dagli esami balistici sull'arma.

Il colpo di pistola, in base a quanto accertato dai rilievi eseguiti all’interno della stanza durante il sopralluogo dei carabinieri, sarebbe partito accidentalmente. La ragazza – 19 anni, residente a Trivolzio – ha riferito nel corso dell’interrogatorio di ignorare che l’arma fosse carica; è indagata con l'accusa di omicidio colposo. La diciannovenne è assistita dagli avvocati Orietta Stella e Chiara Duberti Furini, che hanno scelto di non nominare per il momento periti di parte. «La mia assistita è inebetita dal dolore – afferma l’avvocato Orietta Stella – Ha subìto uno shock, è distrutta psicologicamente e moralmente. È stata una tragedia. Credeva che l'arma fosse scarica. Questi ragazzi si amavano, ed erano una coppia consolidata».

Vigile morto per sparo accidentale: la fidanzata indagata per omicidio colposo

Gropello, l'esito dell'interrogatorio. Sequestrate due armi a casa del 23enne