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Il processo
31 Maggio 2024 - 18:18
La casa di via Piave dove avvenne il delitto
Nella notte tra il 20 e il 21 aprile del 2023 morì in via Piave a Vigevano Angel Daniel Alvaredo Mejia, 28 anni, di origini peruviane. Fu ucciso a calci e pugni e la polizia arrestò Mario Arteaga Rodriguez, 35 anni, connazionale, accusato dell’omicidio. Rodriguez è il fratello della allora compagna di Alvaredo. Il Gup del Tribunale di Pavia Maria Cristina Lapi aveva deciso martedì 12 marzo il rinvio a giudizio e il processo è approdato in Corte d’Assise. L’accusa da cui si deve difendere Mario Arteaga Rodriguez è quella di omicidio aggravato dalla presenza di minori.
Nell’udienza di oggi, venerdì, l’avvocato Stefano De Felice di Milano, che difende Arteaga Rodriguez, ha però reiterato la richiesta di rito abbreviato che in prima istanza era stata respinta dal Gup. La richiesta di oggi è condizionata alla realizzazione di un esame tossicologico sui campioni di sangue prelevato al deceduto in sede di perizia medico legale. La difesa ha depositato anche una relazione medico legale effettuata sulla base di studi americani in cui si evidenzia che l’assunzione di sostanze stupefacenti di tipo cocaina può provocare un decesso per emorragia cerebrale. Il rito abbreviato è stato ammesso dalla Corte con il consenso del Pm Andrea Zanoncelli. La prossima udienza è stata così fissata il 9 luglio ed è subordinata al deposito del nuovo esame. Nel processo figurano anche le parti civili. La madre di Alvarado Mejia, una donna di 55 anni, Maria Jesus Alvarado Quiroz dopo la morte del figlio si trovò distrutta dal dolore e dovette trasferirsi da Vigevano a Firenze dove risiedono altri parenti. Si è costituita parte civile con l’avvocato Laura Sforzini di Pavia.
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