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La decisione

Morì a 33 anni in un incidente stradale: il Tribunale di Pavia riconosce il risarcimento a moglie, figli, madre e ai 17 fratelli che vivono in Marocco

Il Fondo di Garanzia Vittime della Strada dovrà versare circa 2 milioni di euro. L’uomo si era trasferito da pochi mesi in Italia e aveva trovato lavoro a Vigevano, continuando ad aiutare economicamente la famiglia rimasta nel paese d’origine

Ilaria Dainesi

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ilaria.dainesi@ievve.com

10 Agosto 2024 - 16:57

Morì a 33 anni in un incidente stradale: il Tribunale di Pavia riconosce il risarcimento a moglie, figli, madre e ai 17 fratelli che vivono in Marocco

Il Tribunale di Pavia ha riconosciuto un risarcimento di circa 2 milioni di euro ai parenti di M.H., 33enne di origini marocchine, deceduto nel maggio 2017 in un incidente stradale avvenuto sulla strada provinciale 412, a Landriano. L’uomo si era trasferito in Italia da sette mesi circa, e aveva trovato lavoro a Vigevano come fruttivendolo nei mercati, continuando ad aiutare economicamente i numerosi componenti della sua famiglia, rimasti a vivere in un villaggio del Marocco. Nella tarda serata del 18 maggio 2017, l’auto sulla quale viaggiava come passeggero aveva sbandato, urtando violentemente contro il guard rail. Il 33enne era deceduto poco dopo lo schianto al policlinico San Matteo di Pavia per le gravissime lesioni riportate. L’uomo alla guida, connazionale della vittima, non aveva mai conseguito la patente ed era stato processato e condannato per omicidio stradale; il veicolo – una Alfa Romeo 156, di proprietà di una terza persona – era risultato sprovvisto di assicurazione (la polizza era infatti scaduta).

I familiari del 33enne, dopo essersi vista negare dalla compagnia assicuratrice la prima procedura risarcitoria ex art. 283 D.Lgs 209/2005 – in quanto non era stato ritenuto «provato il legame affettivo tra i richiedenti e la vittima» – avevano promosso una causa civile, rivendicando un danno da perdita del rapporto parentale, cioè un danno non patrimoniale per le sofferenze patite in seguito alla morte del loro caro.

Tutti assistiti dall’avvocato Angelo Raffaele Miceli, i parenti del 33enne hanno ottenuto un risarcimento complessivamente di circa 2 milioni di euro, che dovrà essere versato dal Fondo di Garanzia Vittime della Strada. Lo ha stabilito la sentenza di primo grado della Terza sezione civile del Tribunale di Pavia datata 6 agosto, con cui sono state accolte le pretese risarcitorie avanzate dai familiari. Oltre alla moglie e ai due figli minorenni (quando morì il padre, avevano 7 e 2 anni), ai quali sono stati riconosciuti rispettivamente 277.681 euro, 262.037 euro e 125.152 euro, il giudice ha riconosciuto 168.173mila euro alla madre del 33enne e cifre tra i 69mila e 47mila euro circa a ciascuno dei 17 tra fratelli (9) e sorelle (8) dell’uomo. L’unica rimasta esclusa dal risarcimento è la prima moglie (in Marocco la poligamia è legale) del padre della vittima, che non è però la madre biologica del 33enne.

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