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la storia
04 Settembre 2024 - 18:25
Arriva da Vigevano uno dei cinque reperti archeologici che sono stati restituiti all’ambasciata del Perù dal Nucleo carabinieri tutela patrimonio culturale di Monza. Si tratta di una muñeca (una bambola) funeraria della civiltà precolombiana dei Chancay. La bambola era stata segnalata alla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Pavia da un cittadino vigevanese. L’uomo, sfogliando una rivista, «aveva notato una bambola con le medesime caratteristiche di quella che egli stesso conservava da tempo in casa, portata dal padre di ritorno da un viaggio oltreoceano», hanno fatto sapere i militari del Nucleo TPC dopo il recupero del manufatto e l'accertamento della sua effettiva provenienza.
Altri quattro reperti archeologici erano stati segnalati al Comando Carabinieri TPC dall’ambasciata peruviana, che ne ha chiesto la restituzione, «in quanto pertinenti al patrimonio culturale di quello Stato». I beni erano in vendita presso una casa d’aste bresciana. Si tratta di una ciotola e un bicchiere in ceramica appartenenti allo stile preispanico Nasca (primo periodo intermedio 200 a.C. - 600 d.C.), una bottiglia scultorea in ceramica appartenente allo stile preispanico Moche (primo periodo intermedio 200 a.C. - 600 d.C.) e un frammento di tessuto realizzato con fibre di cotone e camelide appartenente allo stile Chimù (periodo tardo intermedio 1000 d.C. – 400 d.C.), tutti reperti poi risultati oggetto di esportazione illecita dal Paese sudamericano.
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