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Il processo
10 Settembre 2024 - 22:08
I carabinieri nel giorno del delitto a Scaldasole
Per l’omicidio di Anila Ruci, 38 anni, avvenuto il 19 aprile del 2023 nella sua casa di Scaldasole è sul banco degli imputati il convivente, Osman Bylyku, 31 anni. Per l'udienza di oggi, martedì, era assente, ma normalmente accanto a lui siede un’interprete perché la sua lingua italiana è stentata. Lo era anche in quel giorno dell’omicidio, quando dopo aver vagato per ore era entrato in un bar chiedendo di chiamare il 118 perché «qualcuno lo aveva accoltellato». In effetti, come hanno spiegato in udienza i carabinieri del Ris la porta della casa dove è stata trovata morta accoltellata la Ruci era chiusa, ma c'erano anche altre entrate. I prelievi del sangue trovato dappertutto al piano terra, dove la donna era riversa su un divano, erano solo quelli della Ruci e di Osman Bylyku. Se qualcun altro fosse entrato non ha lasciato tracce. Inoltre Anila nella perizia necroscopica effettuata dal medico legale Marco Ballardini (che ha testimoniato oggi) sarebbe morta circa 13 o 14 ore prima del ritrovamento. Quando Bylyku è stato soccorso era accasciato sul marciapiede davanti alla casa di via Piave a Scaldasole nel pomeriggio del 19 aprile ed era ricoperto di tagli che la perizia medica (se ne è parlato nell'udienza scorsa) ha ritenuto che potessero essere stati autoinferti. Sono arrivati i soccorritori del 118 e si sono rivolti a lui, che era il paziente da soccorrere. Ma quando sono entrati in casa hanno trovato la scena raccapricciante della Ruci massacrata a coltellate. A quel punto sono intervenuti i carabinieri. La prossima udienza il 25 ottobre.
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