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21 Settembre 2024 - 11:52
L'autovelox di Gambolò è stato rimosso lo scorso ap
Ci sono nuovi pronunciamenti dei giudici di pace sui ricorsi presentati per chiedere l’annullamento delle sanzioni del velox fisso (rimosso ad aprile) sulla strada provinciale 183, a Gambolò. Martedì ci sono stati sei accoglimenti, e giovedì è stato accolto un altro ricorso di un cittadino multato che si era rivolto a un legale; in quest'ultimo caso sono stati tre i verbali annullati. Ma sono ancora centinaia i ricorsi che attendono di essere esaminati. Sono inoltre arrivate le motivazioni della sentenza di Appello con cui erano state annullate altre sei multe.
A commentare l’esito degli ultimi pronunciamenti del giudice di pace di Vigevano è il presidente di Globo Consumatori Mario Gatto, che con la sua associazione ha seguito molti cittadini multati che avevano deciso di presentare ricorso. «Quel che è interessante degli ultimi accoglimenti – spiega Mario Gatto – sono le motivazioni. Cioè il fatto che finalmente si dice che le multe vanno annullate perché l’autovelox di Gambolò non era omologato. Questa tesi, che è stata espressa in una ormai importante sentenza della Cassazione, è da 14 anni che viene sostenuta dalla nostra associazione, e ora finalmente iniziamo a vedere i primi risultati».
Secondo il presidente di Globoconsumatori questi recenti pronunciamenti sono in linea con le argomentazioni espresse dal giudice di appello del Tribunale di Pavia che, nella sentenza pubblicata il 12 settembre, ha riformato sei sentenze del giudice di pace di Vigevano, annullando le multe del velox. Tra i motivi ritenuti fondati che aveva presentato l’avvocato del cittadino multato, il giudice ha riconosciuto che l’autovelox di Gambolò è stato approvato ma non non omologato, citando la recente ordinanza della Corte di Cassazione del 18 aprile scorso.
Il sindaco di Gambolò ribadisce una linea già espressa in passato: «Come amministrazione – dichiara Antonio Costantino – riteniamo di essere nel giusto e di aver agito secondo quanto prescritto dalla legge. Su alcuni pronunciamenti, siamo pronti ad andare fino in Cassazione, e lo facciamo perché è praticamente un atto dovuto. Il Ministro Salvini ha detto che entro settembre sarà pronto il nuovo Codice della strada, aspettiamo quindi di vedere quali saranno gli orientamenti. Siamo pronti ad adeguarci e ad assumere i provvedimenti necessari in base a quanto verrà deciso a livello statale».
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