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il dramma
08 Ottobre 2024 - 19:04
La casa di reclusione di Vigevano (foto di Jose Lattari)
«Una strage senza fine e senza precedenti, rispetto alla quale la politica non pone alcun argine concreto». Così il segretario generale della Uilpa polizia penitenziaria Gennarino De Fazio dà notizia del suicidio che si è verificato lunedì sera all’interno della casa di reclusione di Vigevano, dove un detenuto quarantenne di origini magrebine si è tolto la vita. L'ennesima tragedia che si registra all'interno di un carcere italiano. L’uomo aveva «un residuo di pena prossimo a un anno, ma ha deciso di finire di espiarla ieri sera verso le 20, impiccandosi nella sua cella – fa sapere De Fazio – Si tratta del 74esimo detenuto suicida dall’inizio dell’anno, cui bisogna aggiungere 7 appartenenti alla polizia penitenziaria che, altresì, si sono tolti la vita».
I sindacati della polizia penitenziaria tornano a chiedere attenzione e misure concrete, denunciando una situazione insostenibile, tra sovraffollamento e carenza di personale: «Con 360 ristretti a fronte di 218 posti disponibili, e 240 unità di polizia penitenziaria assegnate rispetto a un fabbisogno di almeno 315, la casa di reclusione di Vigevano rispecchia la situazione nazionale, dove ormai i detenuti in esubero sono oltre 15mila e a più di 18mila ammontano le unità mancanti alla polizia penitenziaria».
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