i controlli

Vigevano: sequestrati 15mila capi di abbigliamento di provenienza illecita in un negozio del centro

Il titolare dell’attività commerciale è stato denunciato per ricettazione

Ilaria Dainesi

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ilaria.dainesi@ievve.com

08 Ottobre 2024 - 09:47

Vigevano, sequestrati 15mila capi di abbigliamento di provenienza illecita in un negozio del centro

I controlli dei militari della Guardia di finanza della Compagnia di Vigevano

Erano quasi tutti marcati Zara i 15mila capi di abbigliamento sequestrati dalla Guardia di finanza in un negozio del centro di Vigevano. Dalle verifiche effettuate dai militari delle Fiamme Gialle, i vestiti sono risultati di provenienza illecita. All’interno dell'attività commerciale, sono inoltre state trovate numerose placche anti-taccheggio, che sarebbero state rimosse in modo fraudolento. «I successivi accertamenti svolti in loco dai militari – fa sapere il procuratore di Pavia Fabio Napoleone attraverso una nota – previo confronto con li responsabile della sicurezza della società che gestisce li predetto marchio in Italia, hanno permesso di constatare che il soggetto economico in questione non aveva alcuna autorizzazione a immettere in commercio tali prodotti e che, quest'ultimi, erano stati sottratti illegalmente dalla filiera produttiva del marchio in questione». Al termine delle verifiche, il titolare del negozio è stato denunciato: dovrà difendersi dall'accusa di ricettazione.

Erano quasi tutti marcati Zara i 15mila capi di abbigliamento sequestrati dalla Guardia di finanza in un negozio del centro di Vigevano. Dalle verifiche effettuate dai militari delle Fiamme Gialle, i vestiti sono risultati di provenienza illecita. All’interno dell'attività commerciale, sono inoltre state trovate numerose placche anti-taccheggio, che sarebbero state rimosse in modo fraudolento.

«I successivi accertamenti svolti in loco dai militari – fa sapere il procuratore di Pavia Fabio Napoleone attraverso una nota – previo confronto con li responsabile della sicurezza della società che gestisce li predetto marchio in Italia, hanno permesso di constatare che il soggetto economico in questione non aveva alcuna autorizzazione a immettere in commercio tali prodotti e che, quest'ultimi, erano stati sottratti illegalmente dalla filiera produttiva del marchio in questione». Al termine delle verifiche, il titolare del negozio è stato denunciato: dovrà difendersi dall'accusa di ricettazione.