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L'inchiesta

Sei arresti per bancarotta a Novara, ma l’aggancio era con Vigevano

Una società privata in maniera fraudolenta di somme ingenti grazie ad un pregiudicato

Bruno Romani

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bruno.romani@ievve.com

12 Ottobre 2024 - 09:05

Sei arresti per bancarotta a Novara, ma l’aggancio era con Vigevano

La Guardia di Finanza di Varese

I Finanzieri di Varese hanno dato esecuzione a quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere, a due degli arresti domiciliari e a un decreto di sequestro preventivo emessi dal Gip (Giudice per le Indagini Preliminari) del Tribunale di Novara, su richiesta della Procura della Repubblica di Novara, al termine di un’indagine che ha interessato una società operante nel settore dell’antincendio con sede a Novara ma operante nel gallaratese. È emerso che la società era stata depauperata di ingenti somme nel corso della vita aziendale. In seguito, poiché ormai la società si trovava in uno stato di estrema decozione, l’amministratrice di diritto decideva di rivolgersi a un pregiudicato, residente a Vigevano, al fine di disfarsi dei debiti accumulati, che accettava e, unitamente ad altri quattro prestanome, distraevano gli ultimi beni aziendali rimasti ossia denaro, autoveicoli e due immobili siti in Somma Lombardo (VA), intestandoli, unitamente alle quote societarie, a due nullatenenti, facenti parte del giro criminale. Pertanto, all’esito delle attività investigative, venivano denunciati i sei  coinvolti nella vicenda e segnalati i due immobili distratti. Vista la gravità dei fatti, i precedenti penali in carico ai soggetti tra cui reati legati agli stupefacenti e in un caso anche di associazione di tipo mafioso, le esigenze cautelari e la recidiva in capo al sodalizio criminale, la Procura della Repubblica di Novara avanzava la richiesta di misura cautelare personale nei confronti degli indagati e il sequestro degli immobili distratti. Il Tribunale di Novara ha accolto le richieste avanzate e ha disposto la misura cautelare del carcere nei confronti di quattro soggetti, tra cui il personaggio di spicco del sodalizio, e gli arresti domiciliari nei confronti dell’amministratrice di diritto della società e della testa di legno nonché il sequestro preventivo dei due immobili distratti. Dei soggetti arrestati, tre sono stati condotti presso il carcere di Pavia a disposizione del Gip per l’interrogatorio di garanzia mentre un prestanome sarà a disposizione presso il carcere di Vigevano ove risulta già detenuto per reati di truffa.

 

 

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