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il raggiro lo scorso maggio

Da Potenza truffa un pensionato di Gropello Cairoli fingendo di essere sua figlia

Una 28enne è stata identificata e denunciata dai carabinieri della Compagnia di Vigevano

Ilaria Dainesi

Email:

ilaria.dainesi@ievve.com

21 Ottobre 2024 - 16:33

Da Potenza truffa un pensionato di Gropello Cairoli fingendo di essere sua figlia

«Papà, ti scrivo da un altro numero perché ho perso il mio cellulare. Ho bisogno di soldi urgentemente per risolvere un’emergenza, riesci a caricarmi subito 990 euro su questo conto?». È più o meno questa la richiesta che si era trovato sul telefono un 70enne di Gropello Cairoli lo scorso mese di maggio. Preoccupato per la situazione della figlia, non ci ha pensato due volte, e ha subito disposto il bonifico presso una tabaccheria del paese. Ma poco dopo l’accredito, l’uomo ha ricevuto una nuova richiesta, questa volta di mille euro, sempre da versare su un conto Mooney.

A quel punto il settantenne si è insospettito e si è messo in contatto con la figlia, quest'ultima ignara di tutto, scoprendo così di essere stato raggirato. L’uomo si è quindi rivolto ai carabinieri della Stazione di Gropello Cairoli presentando denuncia. Le indagini hanno permesso di risalire all’identità della presunta truffatrice: si tratta di una 28nne di Potenza, con precedenti, che è stata denunciata a piede libero per il reato di truffa.

«Truffe di questo genere – mettono in guardia dall’Arma dei carabinieri – sono all’ordine del giorno; le tecniche adottate di volta in volta dai truffatori sono svariate e, in particolare, avvengono ai danni di persone particolarmente vulnerabili, come gli anziani. I truffatori approfittano proprio della sensibilità e della fragilità emotiva delle persone anziane per conquistarne la fiducia con i metodi più disparati. È importante diffidare dalle apparenze. Nel caso in cui si incorra in episodi simili e non si abbia la certezza che si stia interloquendo con un parente (utenza telefonica non registrata, richiesta insolita di denaro, etc), si consiglia di contattare il 112 o direttamente il numero di telefono a voi noto appartenente al familiare che apparentemente vi sta contattando (e non il numero fornito dal truffatore!), per sincerarsi della veridicità del racconto».   

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