Autovelox Gambolò: è scontro aperto tra Comune e Prefettura. Udienza rinviata a settembre 2025

Si fa sempre più intricata la vicenda delle multe dell’autovelox fisso di Gambolò. Da una parte ci sono i ricorsi dei cittadini presentati davanti al giudice di pace di Vigevano, che nelle ultime settimane ha annullato moltissimi verbali in base ai più recenti orientamenti e alla ordinanza della Cassazione del 18 aprile, con la quale si distingue tra omologazione e autorizzazione degli apparecchi elettronici utilizzati per sanzionare.

Dall’altra ci sono i ricorsi presentati alla Prefettura di Pavia, che aveva archiviato i verbali e annullato le multe. Secondo la Prefettura, infatti, «l’installazione del rilevatore di velocità di tipo fisso (…) non rispetta quanto statuito dal Decreto Ministeriale n. 282/2017, (…), in quanto non risulta soddisfatta la distanza minima di un chilometro richiesta tra la postazione di rilevamento e l’ultimo segnale stradale indicante la velocità consentita che insista su una strada in cui tale limite risulta diverso da quello presente sull’arteria principale su cui è installato l’autovelox».

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Il comune di Gambolò aveva presentato ricorso (lo ha fatto con due ricorsi) al giudice di pace contro l’archiviazione dei verbali disposta dalla Prefettura. Questa mattina, martedì 29 ottobre, l’udienza in programma è stata rinviata su richiesta della Comandante della polizia locale di Gambolò, che ha chiesto di poter esaminare le controdeduzioni presentate dalla Prefettura.

La prossima udienza, anche a causa del sovraccarico di lavoro degli uffici del giudice di pace, è stata fissata per l’11 settembre 2025. Le questioni da esaminare sono molteplici, a partire dalla ammissibilità della causa presentata dal Comune attraverso la polizia locale.

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