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La vicenda

Nessuna risposta agli inquirenti neppure dalla consigliera comunale Roberta Giacometti

I legali Federica Casari di Vigevano e Alberto Assanelli di Pavia che la difendono ritengono che sia prematuro un intervento. Matteo Ciceri racconta la sua versione dei fatti

Bruno Romani

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bruno.romani@ievve.com

03 Dicembre 2024 - 19:58

Nessuna risposta agli inquirenti neppure dalla consigliera comunale Roberta Giacometti

i carabinieri in Comune

La decisione serve a studiare meglio la posizione di Roberta Giacometti in questa fase iniziale dell'inchiesta. L'esponente politica, avvocata di 53 anni, consigliere comunale di maggioranza, è stata eletta nella lista civica Vigevano Riparte. È finita agli arresti domiciliari in seguito alle indagini della Procura di Pavia sulla Congiura di Sant’Andrea. Anche i legali della Giacometti (Federica Casari di Vigevano e Alberto Assanelli di Pavia) hanno deciso questa mattina, martedì, che è meglio attendere prima di rilasciare dichiarazioni. Non hanno per ora avanzato altre richieste. La consigliera comunale è stata sospesa dalla sua carica dal prefetto di Pavia, così come è successo per il sindaco.

È stato sentito anche Matteo Ciceri, amministratore unico di Vigevano Distribuzione Gas, il quale ha fornito la sua versione sulla  consulenza. Giacometti non poteva assumere un incarico, essendo un consigliere comunale. Il nome di un altro avvocato, in merito a una consulenza che sarebbe invece servita ad Asm è stato accettato. Nessun rapporto diretto tra Ceffa e Ciceri. 

Domani sarà la volta dell’interrogatorio di garanzia per il sindaco Andrea Ceffa. Ieri, sempre in questa prima fase dopo l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip Luigi Riganti del Tribunale di Pavia su richiesta del Pm Chiara Giuiusa, era stata la volta dell’amministratrice unica di Asm Vigevano e Lomellina Veronica Passarella e del direttore amministrativo di Asm Vigevano e Lomellina Alessandro Gabbi. Anche loro si sono avvalsi della facoltà di non rispondere con l’assistenza legale dell’avvocato Marcello Caruso di Pavia. La giustificazione è stata quella di motivi meramente tecnici finalizzati allo studio delle carte.

Gli arresti erano scattati nelle prime ore di giovedì scorso a Vigevano. L’ipotesi di reato che ha avanzato la Procura è quella di corruzione. Il sindaco avrebbe convinto i vertici di Asm a conferire una consulenza a una avvocata vigevanese che - secondo alcune intercettazioni che sarebbero in possesso degli inquirenti – non sarebbe servita a nulla. Lo scopo era solo quello di convincere la Giacometti a restare fedele alla maggioranza.

Sono indagati anche l’europarlamentare Angelo Ciocca e l’imprenditore Alberto Righini, costruttore edile, vice presidente regionale di Ance. In un’altra fase (antecedente) della vicenda, avrebbero tentato di convincere una consigliera comunale a dimettersi. È indagata anche la compagna di Righini, Alice Andrighetti. L’operazione corruttiva non andò in porto. Secondo la Procura di Pavia però ci sarebbe stato il tentativo. Per Righini il magistrato ha presentato una richiesta di misura interdittiva sulla limitazione temporanea di alcune attività professionali e imprenditoriali. Anche su questa dovrà decidere il Gip.

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