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Il processo
05 Dicembre 2024 - 18:51
Il tribunale di Pavia
La vicenda che ha portato alla bancarotta del Consorzio Ast di Vigevano era partita nel 2019. Il processo si è trascinato sino a oggi. Imputati a vario titolo per bancarotta e peculato sono l'ex sindaco Andrea Sala, ora consigliere regionale, Carlo Cavigliani, ex presidente della Fondazione Roncalli, Massimo Boccalari, ex presidente del consorzio Ast, e Alessandro Mazzoli, ex direttore di Ast e dell’area formazione di Fondazione Roncalli. Solo per Boccalari c'era anche l'accusa di malversazione. Il Pm Roberto Valli, nella sua requisitoria di oggi, giovedì, davanti al Tribunale collegiale presieduto dal giudice Vincenzo Giordano (a latere Aresini e Nevoso) ha ritenuto che l'ex sindaco potesse essere l'artefice dell'intera manovra e ha chiesto per lui una condanna a tre anni e quattro mesi. Per Cavigliani e Mazzoli 3 anni e per Boccalari 2 anni e 9 mesi in virtù delle attenuanti e della collaborazione. La bancarotta riguardava il trasferimento del ramo formazione di Ast a titolo gratuito e la donazione di 334.941 euro a Fondazione Roncalli. L’accusa di peculato - come ha illustrato il Pm - si configura anche in casi di questo tipo nel campo della pubblica amministrazione. Le difese erano sostenute dagli avvocati Giorgis e Berti per Sala; Magro per Boccalari; Stefano per Cavigliani e Tizzoni per Mazzoli. Hanno chiesto l'assoluzione, sostenendo che non veniva depredato nulla e soprattutto che l'operazione era stata suffragata da pareri di illustri professionisti. La sentenza è prevista il 9 gennaio.
L'ex sindaco e consigliere regionale Andrea Sala
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