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l’inchiesta
20 Dicembre 2024 - 15:55
È stata eseguita nella giornata di oggi, venerdì, la misura cautelare personale interdittiva del divieto di esercitare l’attività imprenditoriale e di esercitare uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese nei confronti di Alberto Righini, accusato di istigazione alla corruzione. Il provvedimento, che ha una durata di dodici mesi, era stato richiesto dal pubblico ministero ed è stato notificato nelle scorse ore dai carabinieri di Pavia. L’imprenditore edile già nei giorni scorsi aveva deciso di togliersi dalla responsabilità amministrativa delle proprie aziende, una scelta presa per scongiurare possibili conseguenze sui lavoratori delle società e sugli appalti. Righini è finito nell’inchiesta sulla corruzione a Vigevano – che ha portato all’arresto del sindaco di Vigevano Andrea Ceffa, della consigliera Roberta Giacometti e di tre dirigenti di Asm –insieme all’ex europarlamentare della Lega Angelo Ciocca.
Righini e Ciocca sono ritenuti dall'accusa gli autori della proposta corruttiva nell’ambito della “congiura di Sant’Andrea” del 30 novembre 2022, «quando una parte significativa dei consiglieri comunali di Vigevano rassegnò le proprie dimissioni al fine di rovesciare la giunta comunale. In tale fibrillante contesto politico, almeno uno dei consiglieri comunali venne avvicinato con la promessa di ricevere la somma di euro 15.000 se avesse partecipato alle "dimissioni di massa”», è spiegato nella nota della Procura di Pavia. «Le indagini risultano ancora in corso – è specificato nel comunicato firmato dal procuratore Fabio Napoleone – e continueranno nelle prossime settimane per ulteriori attività istruttorie».
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