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In Corte d'Assise

Una sola condanna a Novara per il processo sulla "Psicosetta di Cerano". Per i tre vigevanesi c'è l'assoluzione per prescrizione

La sentenza è stata letta oggi (venerdì) in tarda mattinata. Gli imputati erano 24. Due sono scomparsi, tra cui il principale imputato. Sei anni alla sua compagna

Bruno Romani

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bruno.romani@ievve.com

10 Gennaio 2025 - 16:07

Una sola condanna a Novara per il processo sulla "Psicosetta di Cerano". Per i tre vigevanesi c'è l'assoluzione per prescrizione

Il casolare di Cerano fu ripreso dalla polizia

La sentenza sulla cosiddetta “Psicosetta di Cerano” si è ridotta oggi (venerdì) a una sola condanna. Sei anni a Barbara Magnani, accusata di violenza sessuale. Dovrà anche risarcire le parti civili in separata sede, per cui il giudice ha fissato una provvisionale di 10mila euro. Tutti gli altri sono stati assolti, diversi per la intervenuta prescrizione, compresi i tre vigevanesi coinvolti. Il processo si è tenuto a Novara in Corte d’Assise. La Pm Silvia Baglivo, a luglio, aveva chiesto quasi 230 anni di carcere complessivi. Uno dei principali imputati della vicenda, chiamato da tutti “il dottore” Gianni Maria Guidi è scomparso nel 2023 all’età di 79 anni. La compagna era Barbara Magnani, oggi unica condannata. Le pene chieste dall’accusa andavano dai 7 ai 18 anni per associazione per delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù e alla violenza sessuale. La vicenda venne alla luce da alcuni racconti raccolti dagli inquirenti nel 2020. La base del gruppo era nel parco del Ticino, a Cerano, in un casolare immerso nei boschi dove si sarebbero tenuti riti, violenze, abusi e torture. Gli imputati vigevanesi erano Claudio Merli, 62 anni; Adele Giorgio, 40 e Rosaria Di Lorenzo 59.

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