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le indagini dei carabinieri
14 Gennaio 2025 - 12:40
È stato doloso l’incendio che il 29 settembre scorso devastò un negozio di abbigliamento all’interno della galleria Mirabello, ad Abbiategrasso, intorno alle 4,20. Un intero condominio e circa 200 persone vennero evacuate dai carabinieri e dai vigili del fuoco, che riuscirono a domare le fiamme; le conseguenze più tragiche, ovvero l’esplosione dell’impianto di gas-metano, furono scongiurate solo grazie al tempestivo allarme lanciato dai dipendenti del vicino laboratorio di pasticceria. Durante le indagini dei carabinieri della Compagnia di Abbiategrasso, comandata dal capitano Francesco Lionello, sono state prese in esame le varie ipotesi. All’inizio si pensò a un possibile cortocircuito, provocato dal malfunzionamento dell’impianto elettrico. Ma durante i sopralluoghi, effettuati dal personale dell’Arma e della squadra investigativa dei vigili del fuoco, è emerso che il rogo aveva natura dolosa.
È stata infatti trovata la presenza di sostanze acceleranti. Fondamentale è stata l’attività di analisi dei filmati delle telecamere di videosorveglianza, che ha portato all’identificazione dei presunti responsabili, anche se al momento non sono chiari i motivi all’origine del gesto. Si tratta di tre persone, tutte residenti nell’hinterland abbiatense, di 66, 18 e 17 anni. Il 66enne, che ha già diversi precedenti penali, è stato arrestato e si trova in carcere. Il diciottenne è stato invece sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Abbiategrasso e dell’obbligo di permanere in casa durante l’orario notturno. La posizione del 17enne è ancora al vaglio della Procura per i Minorenni di Milano.
Notizia in aggiornamento
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