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la frode
21 Gennaio 2025 - 17:30
Sono accusati di vari reati fiscali – emissione di fatture per operazioni inesistenti, omessa dichiarazione e omesso versamento dell’Iva – gli otto imprenditori, titolari di altrettante società, finiti nell'inchiesta della Guardia di finanza di Pavia. Nei loro confronti è stato eseguito un sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, di beni e di disponibilità finanziarie per oltre 16 milioni di euro. Si tratta di società “cartiere”, create cioè con il solo scopo di emettere fatture per operazioni inesistenti per poi trasferire il denaro all’estero. Le perquisizioni, sia nelle sedi delle aziende sia presso le abitazioni private, sono state eseguite dai militari delle Fiamme Gialle in diverse Regioni d’Italia: Lombardia, Piemonte, Veneto e Sicilia. Le indagini sono la prosecuzione di una precedente attività investigativa in materia di caporalato portata avanti dai finanzieri del Gruppo di Pavia e della Compagnia di Vigevano, in cui erano implicate diverse attività del settore calzaturiero, gestite da imprenditori cinesi, che avevano sede anche a Vigevano.
«Le attività investigative in questione – è specificato nella nota della Procura di Pavia firmata dal procuratore Fabio Napoleone e dal procuratore aggiunto Stefano Civardi – hanno permesso di svelare un complesso schema societario costituito al fine di emettere fatture per operazioni inesistenti per decine di milioni di euro, che venivano poi utilizzate per evadere le imposte sui redditi e sul valore aggiunto. L'operazione odierna si pone quindi l'obiettivo di recuperare le somme illecitamente sottratte all'Erario e porre fine allo schema illecito».
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