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La criminalità

Vigevano, tentano di sfondare la porta del Burger, ma sono disturbati e fuggono

Nella notte in via Pompei alcuni malviventi hanno prima scardinato la saracinesca. L'episodio innesca un intervento di Piero Pizzi di "Vigevano prima di tutto"

Bruno Romani

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bruno.romani@ievve.com

07 Febbraio 2025 - 16:06

Vigevano, tentano di sfondare la porta del Burger, ma sono disturbati e fuggono

La saracinesca divelta

Era da poco passata la mezzanotte tra mercoledì e ieri quando a Vigevano sono entrati in azione alcuni malviventi che hanno tentato di entrare nei locali del Burger Italy di via Pompei. Prima hanno divelto la saracinesca e poi, probabilmente con una mazza, hanno tentato di sfondare la porta d'ingresso, che si è infranta, ma ha resistito e ha impedito che entrassero. Nel frattempo i residenti hanno lanciato l'allarme e per i banditi il colpo è sfumato definitivamente, tanto che hanno deciso di darsi alla fuga. È stato allertato il 112 e sono arrivati i carabinieri per un sopralluogo, ma dei malviventi non c'era più traccia. Il proprietario del locale, Federico, è arrivato poco dopo: «Non sono riusciti a entrare - ammette sconsolato - ma nonostante ciò hanno fatto dei danni notevoli, superiori ai mille euro. Noi siamo una piccola azienda a gestione familiare. Cerchiamo di riparare e proseguire la nostra attività».

La spaccata in via Pompei

Interviene sul fatto Piero Pizzi di "Vigevano prima di tutto": «Una lunga serie di episodi che stanno mettendo in ginocchio la città e l’aria che si respira a Vigevano è sempre più pesante. I commercianti non si sentono tutelati e chi investe nel territorio si trova costantemente sotto minaccia. La sicurezza è un diritto fondamentale (...)». Ovviamente la nota di Pizzi ha una valenza politica e sottolinea la richiesta di «risposte immediate e interventi concreti per garantire la sicurezza di tutti i vigevanesi». Tanto che ricorda: «La manifestazione del 16 febbraio in Piazza Ducale sarà un segnale forte: i cittadini e le forze civiche e politiche unite diranno #AdessoBasta».

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