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Ieri i funerali

Muoiono la mamma e il neonato: la tragedia scuote due comunità

Ilaria Segalini aveva 33 anni. Ricoverata al Maggiore di Novara dopo un'emorragia cerebrale, non ce l'ha fatta. Anche Gabriele, il bimbo che portava in grembo, fatto nascere d'urgenza, è spirato. Vivevano a Tornaco, il compagno è di Cassolnovo

Davide Maniaci

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dade.x@hotmail.it

12 Febbraio 2025 - 20:00

Muoiono la mamma e il neonato: la tragedia scuote due comunità

In poche ore sono morti sia la mamma sia il bambino appena nato, prematuro. La tragedia ha scosso due comunità: Tornaco, dove viveva Ilaria Segalini, 33 anni, vicepresidente della Pro Loco, e Cassolnovo. Di qui è originario il suo compagno, Giovanni Locatelli, che ha perso in poche ore i suoi affetti più cari. Il dramma risale alla mattinata di giovedì. Ilaria ha accusato un malore ed è stata trasportata d’urgenza all’ospedale maggiore di Novara. La diagnosi era di emorragia cerebrale. Inutile il tentativo di salvare lei e il figlio.

La donna combatteva da circa un anno contro una patologia oncologica, che sembrava comunque in regressione e che può essere una possibile causa del malore fatale. Per tentare di salvare almeno il bimbo che aveva in grembo (a cui era stato deciso di dare il nome Gabriele) i medici del Maggiore hanno tentato d’urgenza un parto cesareo. Il piccolo è nato vivo, ma si è spento poco dopo. Anche il cuore di Ilaria ha smesso di battere dopo qualche ora. Il suo funerale, partecipatissimo, è stato celebrato nel pomeriggio di ieri, martedì, in una chiesa parrocchiale di Tornaco stracolma. La sfortunata Ilaria Segalini, impegnata nell’associazionismo nel suo paese, era dipendente da tempo di un’azienda di Novara che si occupa dell’assistenza alle macchine per ufficio. Avrebbe lavorato per alcune settimane, ancora, prima del congedo per portare a termine la gravidanza.
Il sindaco di Cassolnovo, Luigi Parolo, conosce bene Giovanni Locatelli, così come tanti altri in paese. Agricoltore, aveva scelto di andare a vivere a Tornaco per stare con lei. I campi, del resto, sono a pochissima distanza dal centro già in provincia di Novara. «Un ragazzo – è il cordoglio di Parolo, che ha partecipato alle esequie – dallo stile di vita sano, amante delle cose semplici, sempre impegnato e solare. Non si può non volergli bene e la comunità deve sostenerlo ora che sta vivendo la tragedia più grande della sua vita, un lutto impossibile da immaginare per chiunque. Il mio pensiero va alla sfortunata compagna, a quel bambino in grembo, ai suoi genitori e alle due sorelle».

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