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casa di reclusione dei piccolini

Vigevano, agente “infedele” forniva droga e smartphone ai detenuti in cambio di soldi

Quattro arresti in flagranza, 9 gli indagati. Le indagini della Guardia di finanza e della polizia penitenziaria

Ilaria Dainesi

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ilaria.dainesi@ievve.com

14 Febbraio 2025 - 11:01

Vigevano, forniva droga e smartphone ai detenuti in cambio di soldi: arrestato agente “infedele”

La casa di reclusione di Vigevano si trova alla frazione Piccolini (foto di Jose Lattari)

La droga arrivava all’interno della casa di reclusione di Vigevano attraverso il lancio di pacchi dalla recinzione esterna e grazie alla complicità di un agente “infedele” della polizia penitenziaria in servizio all'interno dell'istituto. È quanto scoperto nel corso di un’indagine congiunta della Guardia di finanza e della polizia penitenziaria, che ha portato all’arresto in flagranza di quattro persone che fornivano la droga. Secondo quanto hanno ricostruito gli inquirenti, l’agente corrotto permetteva l'ingresso degli smartphone e della sostanza stupefacente in cambio di soldi.

«I detenuti – spiega la Procura di Pavia attraverso una nota firmata dal procuratore Fabio Napoleone e dalla sostituto procuratore Valentina De Stefano –, una volta d’accordo con l’agente, provvedevano a metterlo in contatto con i loro familiari o amici all’esterno del carcere, i quali recapitavano a quest’ultimo il materiale da introdurre all’interno dell’istituto, oltre al suo compenso».

Le persone indagate sono in tutto nove, e la Procura ha presentato richiesta di rinvio a giudizio; tra i reati contestati, a vario titolo, ci sono quelli di corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio, rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio, accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti.

Notizia in aggiornamento

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