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la vicenda
09 Marzo 2025 - 12:17
Un rimprovero si è trasformato in un incubo per Sergio Orlandi, insegnante di musica e trombettista jazz, aggredito in piena notte da un suo studente di 14 anni e da un amico. L’uomo ha riportato gravi lesioni al volto, tra cui una frattura al setto nasale e alla mascella, con una prognosi di 20 giorni. Ora teme di tornare in aula.
L’episodio, avvenuto tra il 28 febbraio e il 1° marzo nella piazza centrale di Inzago (Milano), è stato riportato da diverse testate giornalistiche ed è finito al centro di un’indagine della Procura per i minorenni. La violenza sarebbe stata scatenata da un fatto che risale allo scorso gennaio: il docente aveva richiamato lo studente per il suo comportamento indisciplinato e irrispettoso manifestato in aula. La reazione del giovane era stata immediata: minacce esplicite e un avvertimento inquietante.
Nove giorni fa, la vendetta è diventata realtà. Il professor Orlandi si trovava a bordo della propria auto parcheggiata nella piazza di Inzago quando il 14enne e un complice lo hanno sorpreso, aprendo la portiera e colpendolo con una violenza inaudita. Il docente non ha avuto neanche il tempo di reagire: è stato bersagliato da una raffica di pugni al volto, lasciandolo a terra ferito. L’intera scena è stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza comunali, fornendo elementi cruciali per le indagini.
Il caso ha suscitato profonda indignazione nella comunità locale e tra gli ambienti scolastici. «Ora ho paura di tornare a scuola», ha dichiarato il docente, sconvolto dall’accaduto. Il fascicolo aperto dalla Procura punta a fare chiarezza sulla dinamica dell’aggressione e sulle eventuali responsabilità dei due minorenni coinvolti.
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