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omicidio di chiara poggi

Andrea Sempio sul Dna: «Se fosse stato lasciato durante un’aggressione, dovrebbe essercene di più»

Le dichiarazioni del 37enne nuovamente indagato dalla Procura di Pavia. È intervenuto nel corso della trasmissione Storie Italiane di Rai1

Ilaria Dainesi

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ilaria.dainesi@ievve.com

25 Marzo 2025 - 19:31

Andrea Sempio sul Dna: «Se fosse stato lasciato durante un’aggressione, dovrebbe essercene di più»

Andrea Sempio, nuovamente indagato dalla Procura di Pavia per l’omicidio di Chiara Poggi – per cui è stato condannato in via definitiva l’ex fidanzato Alberto Stasi – ha parlato pubblicamente della vicenda nel corso della trasmissione Storie Italiane su Rai 1. Intervistato per chiarire alcuni aspetti del caso, Sempio ha spiegato perché il suo Dna potrebbe essere stato rinvenuto sotto le unghie della vittima.

«Io non mi stupirei se il mio Dna fosse in giro perché frequentavo quella casa», ha dichiarato. Il 37enne ha raccontato di essere stato spesso ospite dell’abitazione dei Poggi, condividendo momenti di gioco con il fratello di Chiara. «Usavo gli stessi oggetti che usava lei, anche nella sua stanza, perché spesso ci riunivamo lì», ha aggiunto.

Sempio ha poi sollevato dubbi sulla reale consistenza della traccia genetica compatibile con il suo profilo, sottolineando che, se fosse stata lasciata durante un’aggressione, ci si sarebbe dovuti aspettare una quantità più rilevante di materiale biologico.

«La cosa che mi dà da pensare è: ci fosse davvero il mio Dna, e pensi che sia finito lì durante un'aggressione, non dovresti averne una parte minima parte che si sa e non si sa e si rileva appena. Dovreste averne tanto», ha spiegato.

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