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il delitto di garlasco
31 Marzo 2025 - 11:19
Alberto Stasi, l’ex fidanzato di Chiara Poggi condannato in via definitiva a 16 anni di carcere per l’omicidio della ragazza, è tornato davanti alle telecamere de “Le Iene”. Intervistato da Alessandro De Giuseppe per Italia 1, Stasi ha ribadito con fermezza la propria innocenza e ha espresso la speranza che la verità emerga dalle nuove indagini. Il servizio è andato in onda ieri sera, domenica.
«No». Questa è stata la risposta netta di Stasi alla domanda diretta: «Sei stato tu a uccidere Chiara?». Stasi ha raccontato di aver cercato in questi anni di ricostruire la propria vita: «Ho iniziato a lavorare, a vedere più spesso la mia famiglia e a cercare di andare avanti un passo alla volta. Piccole cose, ma importanti».
L’intervista ha toccato anche il tema delle nuove indagini che coinvolgono Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi. Stasi ha descritto questo periodo come «uno tsunami di emozioni», ma anche come un’occasione per sperare che si faccia finalmente chiarezza su una vicenda che ha segnato la sua vita. «È come quando una persona riceve una diagnosi di cancro. È una situazione che ti capita, non puoi farci nulla, ma devi reagire», ha detto Stasi parlando della sua condanna. Ha sottolineato di aver affrontato la detenzione con «dignità e forza d’animo», grazie anche alla convinzione di non avere colpe: «Non avere il peso di un senso di colpa mi ha permesso di affrontare questa esperienza».
Sulle indagini che coinvolgono Andrea Sempio, Stasi ha dichiarato di non conoscerlo e di non aver mai avuto contatti con lui: «Non ci conoscevamo. Lui era un amico del fratello di Chiara, quindi non avevamo alcun tipo di contatto né diretto né indiretto». Tuttavia, ha espresso la speranza che questi nuovi sviluppi possano portare alla verità. «È un mix di sentimenti. Se dovessi individuare uno predominante, direi che è la speranza: speranza che finalmente si arrivi alla verità e che la giustizia venga fatta».
I GENITORI DI CHIARA POGGI: «LA VERITA' SULL’OMICIDIO E’ GIA’ SCRITTA»
In un’intervista pubblicata sabato sul Corriere della Sera, i genitori di Chiara Poggi hanno detto: «La verità sull'omicidio è già scritta. Se vogliono fare accertamenti li facciano, ma la verità resta quella della sentenza definitiva contro Alberto Stasi».
Rita e Giuseppe Poggi hanno inoltre spiegato di non trovare «né giusto, né opportuno» che Stasi «se ne esca con le dichiarazioni che abbiamo sentito in questi giorni, che rilasci interviste per dirsi innocente, o che parli facendo insinuazioni sul dna di Sempio. Vorremmo ricordare al mondo che lui è un detenuto condannato in via definitiva, una sentenza che tra l'altro ha provato a ribaltare più volte con revisioni e ricorsi senza riuscirci. Davvero il giudice di sorveglianza gli dà il permesso di parlare a ruota libera?».
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