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il blitz dei carabinieri

Operazione “Piazza Pulita”: spaccio di droga tra Casale Monferrato e la provincia di Pavia

Diciotto indagati, sette misure cautelari e un giro d’affari da oltre 350mila euro. L’indagine partita da segnalazioni dei residenti

Ilaria Dainesi

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ilaria.dainesi@ievve.com

03 Maggio 2025 - 12:47

Operazione “Piazza Pulita”: smantellato traffico di droga tra Casale Monferrato e la provincia di Pavia

Un’organizzazione strutturata, radicata nel territorio e attiva nello spaccio di cocaina, hashish ed eroina: è quanto hanno ricostruito i carabinieri della Compagnia di Casale Monferrato al termine dell’operazione “Piazza Pulita”, che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di 18 persone – 17 residenti a Casale, una nella provincia di Pavia – e all’esecuzione di sette misure cautelari, tra cui un arresto domiciliare.

L’attività investigativa, coordinata dalla Procura di Vercelli, ha preso il via circa un anno fa grazie anche alle segnalazioni di cittadini, preoccupati per i frequenti movimenti sospetti in alcune zone della città. Le successive attività di osservazione sul campo e le intercettazioni telefoniche hanno consentito di delineare il quadro di un traffico capillare, che partiva dalla provincia di Pavia per poi rifornire il mercato locale attraverso una rete di contatti e consegne domiciliari, effettuate spesso con veicoli.

Il blitz è scattato all’alba del 28 aprile, con l’impiego di trenta militari dell'Arma e il supporto delle unità cinofile della polizia locale di Alessandria e Oleggio. Le misure cautelari disposte comprendono, oltre all’arresto domiciliare, tre obblighi di firma e tre obblighi di dimora.

Il sequestro complessivo ha riguardato tre chili e mezzo di hashish (pari a circa 3mila dosi), 350 grammi di cocaina (2mila dosi) e 15 grammi di eroina (60 dosi), per un giro d'affari stimato di oltre 350mila euro.

Il fulcro operativo del gruppo era un appartamento a Casale in uso a un 59enne, ora ai domiciliari, dove lo stupefacente veniva conservato, preparato e confezionato per la vendita. Secondo quanto accertato dai militari dell'Arma, tra gli indagati – cittadini italiani, albanesi e dominicani – figurano anche alcuni assuntori abituali, che avrebbero preso parte all’attività di spaccio per sostenere il proprio consumo.

Notizia in aggiornamento

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