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La cronaca

Vigevano, omicidio di corso Novara. L’arma è un coltello con lama da 20 centimetri

È stato sottratto dall’omicida in casa di un amico, che ha poi avvertito i carabinieri. Cleo Koludra Stefanescu, dopo la convalida del giudice, resta in carcere. Contestata dal Pm la premeditazione

Bruno Romani

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bruno.romani@ievve.com

09 Maggio 2025 - 15:19

Vigevano, omicidio di corso Novara. L’arma è un coltello con lama da 20 centimetri

La casa di corso Novara 86 a Vigevano

La dinamica e il movente dell’omicidio di corso Novara a Vigevano sono stati confermati dall’interrogatorio avvenuto ieri, giovedì, davanti alla Giudice delle indagini preliminari Daniela Garlaschelli del Tribunale di Pavia. Cleo Kolundra Stefanescu, 25 anni, rumeno, residente a Vigevano ha ammesso di avere sottratto un coltello da cucina con una lama di 20 centimetri dalla cucina di un amico con cui si era confidato nella notte tra lunedì e martedì. Aveva un debito di circa 80 mila euro con Luca Leone, 42 anni, la vittima, per una partita di cocaina di circa un chilo e mezzo che non aveva ancora pagato. Ma Leone era minaccioso nei suoi confronti. Ecco perché aveva deciso di affrontarlo armato. La vicenda è stata raccontata da Stefanescu alla Gip assistito dal suo avvocato Roberto Grittini. Si tratta di omicidio volontario, ma la Pm Valentina De Stefano contesta l’aggravante della premeditazione. Stefanescu nella sua versione afferma: «Non volevo ucciderlo. Il coltello era solo per difendermi».

Cleo Kolundra Stefanescu, 25 anni, ha confessato l'omicidio di Luca Leone

L’amico da cui si era recato prima di incontrarsi al bar di corso Novara con Leone, però, aveva capito che la situazione poteva degenerare, tanto che avrebbe avvertito i carabinieri. Del resto il coltello che gli era stato sottratto dalla cucina è diventato l’arma del delitto. Dopo l’incontro al bar Stefanescu e Leone si sono trasferiti nella casa di quest'ultimo in corso Novara 86, dove era presente anche la moglie di Leone. La discussione accesa, per questo motivo, si è trasferita nel cortiletto esterno, dove ad un certo punto il rumeno ha estratto il coltello uccidendo Leone e infierendo su di lui con 40 fendenti. Erano passate le 4,30 della notte. Alle 5,05 Stefanescu ha chiamato l’avvocato Roberto Grittini e in caserma davanti ai carabinieri e alla Pm ha confessato il delitto.

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