Vigili di Cassolnovo a processo per concussione. Il racconto sul fermo delle due moto

Sono accusati di concussione, falso in atto pubblico, stalking e induzione indebita. In settimana si è celebrata in Tribunale a Pavia la terza udienza del processo davanti al Tribunale collegiale presieduto dal giudice Fabio Lambertucci, che vede sul banco degli imputati la ex comandante della polizia locale di Cassolnovo Maria Grazia Pietrapertosa, 63 anni di Vigevano e il suo vice Luigi Critelli, 47, pure di Vigevano. Tra i testi sentiti c’era la donna da cui è partita la denuncia. È la madre di uno dei due giovani che erano stati visti circolare a Cassolnovo e dintorni su moto da cross non regolarmente immatricolate. I fatti risalgono al 1° ottobre del 2021. Uno dei due non si era fermato all’alt di una pattuglia della polizia locale. Una ricerca ha permesso di indentificarli entrambi e le moto sono state consegnate al comando vigili, ma senza un verbale di sequestro. La comandante avrebbe cercato di consigliare il modo migliore per uscire da quella situazione, che sarebbe stato quello di vendere le moto. La sua interlocutrice (mamma di uno dei ragazzi) si era portata un registratore e aveva poi consegnato la conversazione alla Procura.

Pietrapertosa e Critelli Sono difesi dagli avvocati Fabio Santopietro e Paolo Larceri. Il Comune si è costituito parte civile con l'avvocato Gian Luigi Tizzoni. Anche i due ragazzi motociclisti si sono costituiti parte civile. Comandante e vice della polizia locale di Cassolnovo furono arrestati lunedì 16 gennaio 2023, poi i domiciliari, ora sono liberi.

Nelle testimonianze rese davanti ai giudici è emerso anche lo stato di tensione nato all’interno del comando dei vigili di Cassolnovo in particolare tra la ex comandante e un agente. Dissapori anche pesanti. La sfilata dei testi proseguirà nella prossima udienza fissata per giovedì 12 giugno.