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Delitto di Garlasco: le perquisizioni a casa di Andrea Sempio, dei genitori e di due amici

I carabinieri stanno cercando l'arma del delitto

Ilaria Dainesi

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ilaria.dainesi@ievve.com

14 Maggio 2025 - 08:51

Delitto di Garlasco: sono in corso delle perquisizioni a casa di Andrea Sempio, dei genitori e di due amici

Una delle perquisizioni è stata effettuata a casa dei genitori di Andrea Sempio, a Garlasco (foto di Jose Lattari)

Sono in corso da questa mattina, mercoledì 14 maggio, delle perquisizioni nelle abitazioni di Andrea Sempio, nuovamente indagato per omicidio in concorso nel delitto di Chiara Poggi – avvenuto a Garlasco il 13 agosto 2007. Le operazioni si stanno svolgendo a Voghera, dove vive Sempio, e a casa dei suoi genitori a Garlasco. Secondo quanto emerge, sono stati effettuati dei controlli anche presso le abitazioni di due suoi amici.

Le attività sono condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo di Milano, su mandato della Procura di Pavia. Secondo quanto riferito dall’Ansa, le perquisizioni «sarebbero finalizzate, tra le altre cose, all'acquisizione di supporti informatici». Dalle prime indiscrezioni, sarebbero già stati sequestrati telefoni cellulari e computer.

I carabinieri, mercoledì mattina, a casa dei genitori di Andrea Sempio, a Garlasco

Nell'ambito delle nuove indagini oggi i carabinieri del nucleo investigativo hanno effettuato perquisizioni anche nei confronti di Mattia Capra e Roberto Freddi, i due amici di Marco Poggi che, come si leggeva già negli atti, frequentavano all'epoca "la casa della vittima". Sui due giovani gli investigatori avevano già effettuato acquisizioni di materiale biologico per le comparazioni, in vista della consulenza, e anche per le attività dell'incidente probatorio, la cui udienza per i conferimenti degli incarichi è in programma venerdì a Pavia.

I due amici di Sempio non risultano indagati negli atti ed erano già stati coinvolti, tra l'altro, in acquisizioni di materiale genetico per la consulenza che, poi, secondo i pm, ha accertato la compatibilità tra il Dna di Sempio e quello presente su unghie e dita della vittima. Così come già indicato in una consulenza della difesa di Alberto Stasi, che ha dato impulso alle nuove indagini. Lo scorso 28 aprile, in una caserma dei carabinieri di Milano era stata convocata per una testimonianza anche la madre del 37enne indagato, la quale, però, non ha risposto, facoltà prevista essendo un familiare. E si è sentita male quando gli investigatori le hanno fatto una domanda sulla sua conoscenza con un vigile del fuoco che lavorava a Vigevano. Questa persona ha già reso una testimonianza che, secondo inquirenti e investigatori, smonterebbe la ricostruzione fornita su quella mattina da Sempio, il quale aveva detto che fin verso le 10 era rimasto a casa col padre, aveva atteso il rientro della madre e poi aveva preso lui la macchina per andare in una libreria a Vigevano, conservando anche un biglietto del parcheggio.

I vigili del fuoco a Tromello

LE RICERCHE DELL'ARMA

I militari dell'Arma stanno ricercando l'arma del delitto: si tratterebbe di un attizzatoio, che si trovava in casa Poggi, e che sarebbe stato buttato in un canale di Tromello.

Troupe televisive e giornalisti in piazza a Tromello

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