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L’impronta 33 «è stata lasciata dal palmo destro di Sempio». C’è corrispondenza di 15 minuzie dattiloscopiche

Gli esiti della consulenza tecnica dattiloscopica in una nota firmata dal procuratore di Pavia Fabio Napoleone

Ilaria Dainesi

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ilaria.dainesi@ievve.com

21 Maggio 2025 - 12:48

L’impronta 33 «è stata lasciata dal palmo destro di Sempio». C’è corrispondenza di 15 minuzie dattiloscopiche

«L’'impronta 33, evidenziata mediante l'impiego delle ninidrina, è stata lasciata dal palmo destro di Sempio Andrea, per la corrispondenza di nr. 15 minuzie dattiloscopiche». Lo si legge nero su bianco nella nota firmata nella giornata di oggi dal procuratore di Pavia Fabio Napoleone. Sono qui riportati i risultati della consulenza tecnica dattiloscopica collegiale – disposta dai pubblici ministeri e redatta dal tenente colonnello Gianpaolo Iuliano e dal dottor Nicola Caprioli – in cui sono state riesaminate, grazie alle nuove tecnologie a disposizione, tutte le impronte non attribuite oppure ritenute “non utili” durante le prime indagini. «Gli esiti della consulenza tecnica dattiloscopica collegiale – si legge nella nota – sono stati utilizzati nel compimento degli atti istruttori svolti in data 20 maggio 2025».

Ecco i punti che la procura di Pavia ha voluto chiarire rispetto all'impronta 33, trovata sulla seconda parte destra delle scale che portano al seminterrato, dove è stato rinvenuto il cadavere di Chiara Poggi:

- le superfici delle pareti e del soffitto, nel primo tratto della scala che conduce alla cantina di casa Poggi, sono state trattate, nel corso delle operazioni tecniche e di repertamento eseguite in data 21 agosto 2007 dai RIS di Parma, con una soluzione di ninidrina spray al fine di evidenziare impronte e tracce latenti;

-in data 29 agosto 2007 i RIS di Parma hanno proceduto ad ispezionare le pareti e il soffitto delle scale della cantina precedentemente trattate con ninidrina individuando la suddetta impronta "33" che è stata fotografata digitalmente in pari data;

- in data 5 settembre 2007 una parte dell'impronta "33" priva di creste potenzialmente utili per gli accertamenti dattiloscopici è stata asportata dal muro grattando l'intonaco con un bisturi sterile. L'ufficio sta procedendo ad ulteriori investigazioni sul punto;

- come emerge dalla relazione di consulenza tecnica n. 3306- 2007 dei RIS di Parma la restante parte dell'impronta "33", potenzialmente utile per gli accertamenti dattiloscopici, era stata ritenuta "non utile";

- i CT incaricati dal PM di svolgere nuovamente gli accertamenti dattiloscopici su tutte le impronte all'epoca dei fatti non attribuite o ritenute "non utili", in tempi brevi hanno concluso che, alla luce della nuove potenzialità tecniche a disposizione, sia hardware che software, "l'impronta 33, evidenziata mediante l'impiego delle ninidrina, è stata lasciata dal palmo destro di SEMPIO Andrea, per la corrispondenza di nr. 15 minuzie dattiloscopiche".

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