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La madre di Alberto Stasi: «Mai dubitato dell'innocenza di mio figlio, la verità sta finalmente venendo a galla»

In un'intervista a La Stampa racconta: «In passato indagini fatte in una sola direzione». La famiglia Poggi? «Pronta a incontrali, se lo volessero»

Ilaria Dainesi

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ilaria.dainesi@ievve.com

22 Maggio 2025 - 15:02

La madre di Alberto Stasi: «Mai dubitato dell'innocenza di mio figlio, la verità sta finalmente venendo a galla»

Alberto Stasi è stato condannato in via definitiva a 16 anni di carcere per l'omicidio di Chiara Poggi

Intervistata sul quotidiano La Stampa, Elisabetta Ligabò Stasi, madre di Alberto Stasi – unico condannato in via definitiva per l'omicidio di Chiara Poggi –, ribadisce di non aver mai dubitato dell'innocenza del figlio. «Quello che sta vendendo fuori è sconvolgente. È uno schifo, mi dispiace usare questa parola. Ma è un vero e puro schifo» afferma, riferendosi agli ultimi sviluppi nelle nuove indagini riaperte dalla Procura di Pavia. La madre di Stasi parla di una «verità che sta finalmente venendo a galla».

Alla domanda sul nuovo indagato, Andrea Sempio, dice: «Io quella persona non voglio sentirla nemmeno nominare. Di lui non parlo, assolutamente». E poi aggiunge che le indagini, fino alla recente riapertura, erano sempre state condotte «in una sola direzione, fin dall'inizio. Non so perché sia andata così, ma questo è quello che è successo».

La signora Elisabetta Ligabò Stasi si rivolge anche la madre di Chiara Poggi, Rita Preda: «Capisco il suo dolore, che è immenso, lo immagino. Però, mi dispiace: non comprendo questa ostilità, questa chiusura», riferendosi alla posizione della famiglia Poggi dopo la riapertura del caso.

Nell'intervista, la madre di Alberto Stasi riferisce di non aver mai provato a contattare la famiglia Poggi: «Credo che non vogliano – ha riferito – Vedo che sono sempre molto ostili nei nostri confronti. Io, da parte mia, mi potrei avvicinare, ma da parte loro non c'è questa disponibilità. Cosa faccio? Vado a sbattere contro un muro? Se una persona non ti vuole più incontrare, non la puoi obbligare. Questo è». Poi ha aggiunto: «Non ci ho provato, ma sarei pronta a farlo».

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